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www.ildialogo.org Riflessioni amare sulla tragedia sul mare di Sicilia, al largo di Lampedusa    ,di Claudio Cossu

Riflessioni amare sulla tragedia sul mare di Sicilia, al largo di Lampedusa    

di Claudio Cossu

Otto sono i minatori /ammazzati a Gessolungo/ ora piangono i padroni, e gli portano dei fiori.....hanno fatto in paradiso un corteo lungo lungo/ da quel trono dove è assiso... Gesù Cristo gli ha sorriso.....Così recitano i versi di un'antica canzone dei minatori delle zolfatare siciliane e la koinè popolare amplia le sue ali avvolgendo con tristezza melodica, anche questa recente , ennesima tragedia di migranti sul mare di Sicilia. Ecco perchè diffido da chi porta dei fiori, in simili drammatiche circostanze, da chi dice "Vegogna" e da chi aggiunge "Orrore" dagli alti e sicuri scranni di un potere intoccabile e sicuro . Diffido dalle lacrime che sanno , spesso, di falso, di cerimoniali ipocriti con corone gettate in mare, accuse di responsabilità, messe cantate, preghiere e cortei di gente che ostenta lunghi pianti e altre simili manifestazioni di apparente, ostentato dolore. Andate a vedere i CIE, ne abbiamo uno vicino, a Gradisca, andate a conoscere chi vive laggiù, gettato in spazi ridottissimi e anti igienici, tra ratti, scarafaggi, carenza di luce e di libertà , tra luridume e sporcizia. Nei nuovi lager dell'accoglienza. Chi vive in questi Centri attende mesi e mesi solo per essere identificato, sono i disperati marchiati con il termine di "clandestino", dopo essere a stento sopravissuti ai pericoli , alle onde del mare ed ai respingimenti delle istituzioni, come quelli che sono tragicamente annegati qualche giorno addietro , tra le fiamme di un barcone e le acque di un mare che ha loro inondato i polmoni, trascinandoli nel fondo. Disperati che i pescatori hanno ignorato per la paura di vedere confiscato il proprio peschereccio, di incorrere nel reato di "favoreggiamento all'immigrazione clandestina", di essere imprigionati con un massimo di cinque anni di carcere. Tradendo il codice di solidarietà della gente di mare. Perchè a questo li ha indotti una legge dello Stato italiano, cosiddetta Bossi-Fini (L. 30 luglio 2002, n.189), dettata dalla rabbia verde di un movimento che aveva tra le sue fila un ministro dell'Interno, addirittura , con la creazione di un reato del tutto nuovo ed abnorme, vero mostro giuridico : la clandestinità ed il relativo favoreggiamento. Utile solo a dare una patente di legittimità alle pratiche illegali dei respingimenti in mare. Andate a parlare con i pescatori siciliani , che temono ormai le motovedette della guardia costiera o della Guardia di Finanza , che hanno paura, ormai, degli ordini della Capitaneria di porto e paventano che venga confiscato loro anche il pescato. E a presidiare le frontiere della "Fortezza Europa", grassa e opulenta, ma chiusa nel suo gretto egoismo, c'è il supporto della potente struttura organizzativa del FORTEX - Agenzia europea per la gestione della cooperazione internazionale alle frontiere esterne degli stati membri dell'UE, di cui si parla poco ma è forte di 26 elicotteri, 22 aerei, 113 navi e possiede una mostruosa attrezzatura RADAR. Con fondi di denaro cospicui. Per respingere chi fugge da guerre e carestie, dittature violente come quella eritrea di Afwerki, o da interminabili guerre civili come quella che divora la Somalia. Eppure l'Italia qualche debito pregresso di aggressione coloniale l'avrebbe verso somali ed eritrei, se non altro per aver depredato le loro terre, dalla fine dell'800 in avanti . Come è previsto il monitoraggio sistematico delle merci, e ne viene garantita la libera circolazione, non si comprende proprio per quale motivo si impedisca che uguale diritto non venga riconosciuto agli esseri umani . Ma la Procura di Agrigento, vigente la legge 189/2002, per atto dovuto, deve indagare sui migranti superstiti per il reato sopradescritto , di " immigrazione clandestina", appunto. Nel frattempo , sono state ordinate 140 bare ed ognuna reca un numero, senza alcuna scritta, ma si pensa che i morti si aggirino sulle 300 unità. Il cimitero, da quelle parti, si è allargato, è divenuto globale, la sofferenza collettiva. I sommozzatori, intanto, indagano nel fondo cercando i corpi dei dispersi , quando il tempo si rende meno inclemente . Il barcone portava , stretti come nei vagoni piombati di nazista memoria, 500 creature umane. Sembra che metà di queste fosse formato da donne ed anche da bambini. Il giorno 5 ottobre, comunque, le bandiere di tutti gli edifici del Paese erano a mezz'asta, ed è stato proclamato un giorno di lutto nazionale. Anche se si parlava continuamente e soltanto , in maniera ossessiva dai media, costantemente della decadenza da senatore di un certo politico .
Claudio Cossu



Lunedì 07 Ottobre,2013 Ore: 15:19
 
 
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