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www.ildialogo.org LETTERA APERTA AGLI AMMINISTRATORI COMUNALI E A TUTTE LE PERSONE DEL TERRITORIO PISANO,di don Luigi Gabbriellini,don Agostino Rota Martir,don Vio Romeo,don Roberto Filippini,don Antonio Cecconi,don Sergio Prodi

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LETTERA APERTA AGLI AMMINISTRATORI COMUNALI E A TUTTE LE PERSONE DEL TERRITORIO PISANO

di don Luigi Gabbriellini,don Agostino Rota Martir,don Vio Romeo,don Roberto Filippini,don Antonio Cecconi,don Sergio Prodi

Pisa, 20 Agosto 2011

Siamo un gruppo di sacerdoti della diocesi di Pisa che, di fronte alla situazione venuta a crearsi in seguito al recente sgombero a Cisanello di un insediamento di famiglie rom, intendono condividere alcune considerazioni e avanzare una proposta, senza voler per questo esprimere il pensiero di tutta la Chiesa di Pisa.

Ci rendiamo conto della complessità e delle varietà del fenomeno della mobilità umana che riguarda il mondo intero e in particolare l’Italia e tutta l’Europa; fenomeno ben più vasto dei nostri piccoli comuni, i quali peraltro già si sono attivati o si stanno attivando per le forme di “accoglienza diffusa” dei profughi africani scelta dalla regione Toscana.

Nessuno, tanto meno noi, possiede soluzioni pre-confezionate; vorremmo invece offrire un contributo che orienti tutti verso soluzioni basate sull’interazione e la collaborazione delle diversi componenti della società, a partire dalle Amministrazioni comunali vicine per territorio: attuare uno sgombero senza alcuna prospettiva (almeno per una parte dei soggetti che lo subiscono) significa semplicemente spostare il problema da un comune a un altro, perpetuando uno stato di emergenza per i rom e di allarmismo nel resto della popolazione, come è avvenuto nei giorni scorsi.

Ci rattrista vedere che i diretti interessati, soprattutto perché “poveri”, siano quasi sempre considerati una realtà fastidiosa da ignorare e/o da reprimere, e non persone con una loro dignità, soggetti di diritti oltre che di doveri, e comunque parti in causa che occorre in qualche modo ascoltare prima di prendere le decisioni che li riguardano; lo stesso deve valere per quei soggetti singoli e soprattutto associati che si impegnano in varie forme di accompagnamento e tutela.

In base alle considerazioni di cui sopra, ci permettiamo chiedere agli amministratori locali se non sia il caso di promuovere un tavolo di confronto aperto alle realtà dell’associazionismo, del volontariato e delle comunità parrocchiali per valutare ipotesi di sistemazioni provvisorie ma non precarie; contestualmente, di accompagnare tale confronto con una seria e non allarmistica campagna d’informazione sulla presenza e le problematiche dei rom sul territorio pisano.

Vogliamo infine sottolineare l’importanza di sollecitare i credenti in Dio e nella dignità di ogni essere umano a educarsi e educare a pratiche di fraternità e di giustizia, costruendo il bene comune nell’accoglienza e nella reciprocità.

don Luigi Gabbriellini, don Agostino Rota Martir, don Vio Romeo,  don Roberto Filippini, don Antonio Cecconi, don Sergio Prodi



Domenica 21 Agosto,2011 Ore: 08:29
 
 
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