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www.ildialogo.org ACAT: “Introdurre anche in Italia il reato di tortura”,di Agenzia NEV del 10/03/2010

Diritti umani.
ACAT: “Introdurre anche in Italia il reato di tortura”

di Agenzia NEV del 10/03/2010

Prosegue la campagna per la raccolta di firme dell'Azione dei cristiani contro la tortura


Roma (NEV), 10 marzo 2010 – L'Azione dei cristiani per l'abolizione della tortura (ACAT) punta il dito sul vuoto legislativo presente in Italia, dove - nonostante il nostro paese abbia ratificato la Convenzione dell'ONU contro la tortura sin dall’11 febbraio 1989 - non esiste il reato di tortura, che per la sua gravità non prevederebbe alcuna prescrizione.
All'indomani della sentenza dei giudici della Corte d'Appello di Genova, in merito ai gravi fatti avvenuti nella caserma di “Bolzaneto” durante il G8 del 2001, gli esponenti dell’ACAT, con un comunicato stampa diffuso il 6 marzo, hanno rinnovato il loro appello a sottoscrivere la raccolta di firme tesa a chiedere al Presidente della Repubblica, ai Presidenti della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica, al Presidente del Consiglio dei Ministri, di adoperarsi affinché si introduca nel diritto penale italiano il reato di tortura, dando positivo sbocco alle specifiche proposte di legge giacenti nei due rami del Parlamento. “Nonostante la sentenza dichiari colpevoli i 44 imputati tra agenti di polizia, carabinieri, guardie carcerarie, militari e medici, la maggior parte delle pene sono andate in prescrizione” si legge nel comunicato di ACAT, che denuncia le gravi violazioni dei diritti umani avvenute a Genova. Infatti, la mancanza del “reato di tortura” nel codice penale italiano, insiste ACAT, ha impedito ai giudici di punire i responsabili in modo proporzionato alla gravità della condotta loro attribuita: “Con l'introduzione del reato di tortura il nostro ordinamento si doterebbe di uno specifico strumento per prevenire e combattere questa grave violazione dei diritti umani e darebbe un forte messaggio di sostegno e di speranza a quanti oggi sono vittime di tortura o di trattamenti crudeli, inumani o degradanti”.
La raccolta firme, che si chiuderà il prossimo 15 aprile, è promossa anche da Medici contro la tortura, dal Movimento rinascita cristiana, dall'ACAT francese e dalla Federazione internazionale delle ACAT (FIACAT, www.fiacat.org) che promuove l'iniziativa all'estero. Su www.acatitalia.it è possibile firmare on-line la petizione, oppure scaricare i moduli per la raccolta delle firme. Per informazioni e sostegno alla campagna: posta@acatitalia.it.    


Venerd́ 12 Marzo,2010 Ore: 16:53
 
 
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