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www.ildialogo.org Uno strano frutto, un amaro raccolto. Riflessioni sulla pena di morte.,di Claudio Giusti

Uno strano frutto, un amaro raccolto. Riflessioni sulla pena di morte.

di Claudio Giusti

30th April 1859
Third abolition of capital punishment in Tuscany.
Thanks to Ms Judy Cross of Amnesty International, and me, it is now possible to read:
E. Fattah “Current Debates on the Death Penalty as a Deterrent”
E. Fattah “Is capital punishment an unique deterrent?”
D. Korff, “The Death Penalty and Terrorism”
The Italian translation is also available.
A strange fruit, a bitter harvest. Reflections on hangings.
Uno strano frutto, un amaro raccolto. Riflessioni sulla pena di morte.
Capital Punishment is like slavery: nobody has the right to impose it.
Death penalty is a clear violation of human dignity and rights: right to equality, right to life and freedom from torture.
It is an “arbitrary and capricious” black hole in the Law: a land with unclear and inconsistently drawn borders, changing in time and space.
It is a “privilege” of the poor, because “capital punishment means that those without the capital get the punishment”.
It is an irreversible punishment and kills the insane and the innocent.
It is not self-defense, but revenge.
It is not a more effective deterrent than prison and makes worst the evil it pretends to cure, because death penalty brutalizes and makes society more violent.
Death penalty is a human sacrifice, a ritualistic slaughter carried out in cold blood by the State. It is a travesty of justice and “nothing more than the purposeless and needless imposition of pain and suffering”.
Sooner or later everybody will realize that capital punishment is an immoral, cruel, racist, inconsistent, not working violation of human rights: “the pointless and needless extinction of life”
Alessia Bruni, Cristiana Bruni, Claudia Caroli and Claudio Giusti, 10th October 2010.
 
La pena capitale è come la schiavitù: nessuno ha il diritto d’imporla.
La sua scomparsa è garanzia di libertà, uguaglianza e umanità per tutti.
La pena di morte è una violazione della dignità umana, dei diritti all’eguaglianza, alla vita e alla libertà dalla tortura: un territorio dai confini vaghi e incerti che mutano nel tempo e nello spazio, dove arbitrio e capriccio la fanno da padroni. Privilegio dei poveri è una punizione irreversibile che uccide pazzi e innocenti. Non è deterrente né legittima difesa, non è di conforto per le vittime e brutalizzando la società dove è imposta ne accresce la violenza. La pena di morte è un assassinio rituale, una parodia di giustizia, null’altro che l’imposizione insensata e senza scopo di dolore e sofferenza. Una immorale, indecente, crudele, razzista e classista violazione dei diritti umani.
Scritto il 10.10.10 da Alessia Bruni, Cristiana Bruni, Claudia Caroli e Claudio Giusti.
Dott. Claudio Giusti
Via Don Minzoni 40, 47121 Forlì, Italia
Tel. 39/340/4872522
giusticlaudio@alice.it
www.astrangefruit.org
facebook.com/claudio.giusti.545
Member of the Scientific Committee of Osservatorio sulla Legalità e i Diritti, Claudio Giusti had the privilege and the honour to participate in the first congress of the Italian Section of Amnesty International: later he was one of the founders of the World Coalition Against The Death Penalty.



Mercoledì 02 Maggio,2018 Ore: 19:13
 
 
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