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www.ildialogo.org Report incontro Comitati e Movimenti Pace 27 marzo a Roma,di Giovanna Pagani

Report incontro Comitati e Movimenti Pace 27 marzo a Roma

di Giovanna Pagani

LUNEDI’ 27 Marzo 2017 - ROMA
COMITATI, SINDACATI DI BASE E MOVIMENTI PACIFISTI
SI INCONTRANO PER
DEFINIRE COMUNI INIZIATIVE POLITICHE ANTINUCLEARI
Lunedì 27 marzo presso il CESV Via Liberiana 17, Roma - giorno in cui si sono avviati i lavori della Conferenza ONU a New York per il Trattato che metterà al BANDO LE ARMI NUCLEARI - alle ore 15 si è tenuto un incontro con comitati, sindacati di base e movimenti pacifisti per confrontarsi sulle iniziative politiche da intraprendere per far pressione sul Governo e sull’opinione pubblica in merito all’impellente necessità di sostenere il processo di New York e rilanciare la mobilitazione contro il nucleare militare in Italia.
Era il terzo incontro promosso dai Disarmisti Esigenti, dopo quello di Milano 23 marzo e Firenze 25 marzo.
Presenti:
Disarmisti Intransigenti: Alfonso Navarra e Ada Spadavecchia,
WILPF: Pagani Giovanna, Patrizia Sterpetti, Angela Perri e Rosa Amodei,
COBAS, No MUOS e Acqua Bene Comune: Vincenzo Millucci,
Lega Disarmo Unilaterale: Luciano Zambelli,
NO WAR e Lista NON NATO: Vincenzo Brandi,
NO WAR: Marina Minicucci e Marco Palombo
PEACELINK: Patrik Boylan
La proposta unificante , e già condivisa nei precedenti incontri, è quella di presidi con striscione unico, davanti a TUTTI i siti del nucleare militare in Italia, recante una scritta identica che metta insieme sia la lotta internazionale per la proibizione giuridica delle armi nucleari (passo indispensabile per la loro eliminazione effettiva) sia la lotta locale per rimuovere le atomiche dall’Italia e recedere dalla condivisione nucleare NATO (rispetto del TNP).
Ripercorrendo i nomi dei siti nucleari si sono ricordati anche i numerosi movimenti attivi per la smilitarizzazione e denuclearizzazione dei territori, e la loro sicurezza per il rischio ambientale e sanitario collegato alla radioattività e non solo.
Alfonso Navarra oltre alle Basi militari di Ghedi (Brescia) e Aviano (Pordenone) dove sono stoccate le circa 70 bombe nucleari USA , ha evidenziato la questione aperta degli 11 Porti Nucleari ( Augusta, Brindisi. Cagliari, Castellamare di Stabia, Gaeta, La Maddalena, La Spezia, Livorno, Napoli, Taranto e Trieste). Qui attraccano per effetto di accordi Nato, sottomarini a trazione nucleare (Francesi, Britannici e Usa). Si è ricordato l’incidente del sottomarino Scorpion che 1968 dopo aver transitato da Taranto e da Napoli è poi esploso e si è inabissato nel Mar delle Azzorre con i due missili nucleari a bordo, il suo propulsore nucleare e l’intero equipaggio (99 militari Usa). Ora Napoli con la Mozione del Consiglio comunale promossa dal Sindaco De Magistris chiede la denuclearizzazione del Porto e rappresenta un punto di forza per il movimento.
Giovanna Pagani ha aggiornato sulla mobilitazione in corso a Livorno in cui il movimento cittadino attraverso una lettera al Sindaco e al Prefetto ha chiesto di attivare piani di sicurezza per la cittadinanza e contemporaneamente sta premendo sui politici per la denuclearizzazione del porto sull’esempio di Napoli. E’ preoccupante la scarsa sensibilità della cittadinanza, nonostante che nel 1991 la Strage del Moby Prince (140 persone lasciate bruciare vive senza soccorsi nella rada del porto) sia stata una esplicita dimostrazione della sinergia negativa tra Porto nucleare, base Militare di Camp Darby e ora la Hub Militare dell’aeroporto di Pisa; a cui si devono aggiungere altre criticità territoriali come: gli impianti industriali e il Rigassificatore Offshore.
Vincenzo Millucci ci ha guidato lungo una prima e drammatica mappatura di altri siti in cui sarà importante coinvolgere i movimenti già attivi sul territorio.
Sardegna, in cui il movimento antimilitarista è vittima di una dura repressione con 660 provvedimenti repressivi, con i siti di Perdas de Focus (leucemia collegata all’uranio impoverito); Capo Frasca (Oristano) dove a causa delle esercitazioni aria/terra sono già morti 4 pescatori; Teulada.
Sicilia: Sigonella e Niscemi inquinamento elettromagnetico del Muos
Gioia del Colle (Bari) aeroporto militare e base di preparazione dei piloti
Brindisi porto militare
Taranto la più grande base militare del Mediterraneo
Rimini base militare nella patria del turismo
Cameri (Novara) Base Militare collegata agli F35
Longare (Vicenza) Base Militare
Rosa Amodei ha sottolineato lo scandalo della spesa militare che sottrae preziose energie al welfare e all’empowerment dei giovani.
Ada Spadavecchia ci ha proposto una stimolante riflessione sul concetto di deterrenza, ripresa e rilanciata da Luciano Zambelli e condivisa dall’assemblea.
Patrizia Sterpetti ha sottolineato l’importanza di unire la mobilitazione popolare con una forte azione di INFORMAZIONE scientifica sui rischi del nucleare.
Vincenzo Brandi, Marina Minicucci, Angela Perri, Marco Palombo e Patrick Boylan hanno dato il loro sostegno agli impegni assunti.
Le date individuate per la staffetta dei presidi sono state:
9 e 10 aprile a Roma in concomitanza col G7 ENERGIA
10/11 aprile a Lucca G7 degli Esteri
12/13 maggio a Bari G7 Economia e Finanza
26/27 Maggio Taormina G7
17 giugno avvio seconda sessione Conferenza Onu a New York per il Bando Armi Nucleari.

 
Giovanna Pagani
gioxblu24@alice.it



Giovedì 30 Marzo,2017 Ore: 22:24
 
 
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