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www.ildialogo.org LA SIRIA SPROFONDA NEL CAOS: «I GIOVANI NEL MIRINO DEI TERRORISTI»,di Aiuto alla Chiesa che Soffre

LA SIRIA SPROFONDA NEL CAOS: «I GIOVANI NEL MIRINO DEI TERRORISTI»

di Aiuto alla Chiesa che Soffre

Aiuto alla Chiesa che Soffre
Fondazione di Diritto Pontificio
Homs è la terza città della Siria, con circa 800mila abitanti. Dall’inizio della guerra civile fra il governo e i ribelli, circa 200mila hanno perso la vita, «nel completo disinteresse dei media e della politica internazionale», come dice ad Aiuto alla Chiesa che Soffre il Padre gesuita Ziad Hilal dalla sua parrocchia locale. L’ultimo attentato risale a venerdì 16 gennaio: una bomba nascosta in un’automobile scoppia nelle vie centrali della città, causando 15 morti e più di 50 feriti, alcuni molto gravi.
Ma c’è un particolare ancora più inquietante che Padre Ziad mette in luce: «La maggior parte delle vittime sono giovani, studenti universitari, ragazzi che hanno deciso di non lasciare il Paese». Coloro, insomma, che decidono con la loro testa da che parte stare: «Credo non sia un caso – continua il Padre gesuita – sono messaggi ben precisi da parte dei terroristi, questi ragazzi sono stati presi di mira deliberatamente. Non sappiamo chi ci sia di preciso dietro quest’ultimo attacco, sappiamo solo che stiamo assistendo a una tragedia. Chiedo a tutti, specialmente ai benefattori di Aiuto alla Chiesa che Soffre, di pregare per la Siria, per le vittime e per le loro famiglie».
Una tragedia, come la definisce Padre Ziad, consumata nel silenzio più totale: «In Francia, dopo l’attacco alla redazione di Charlie Hebdo, si concentrò l’attenzione di tutti i media internazionali. Perché lo stesso non avviene per la Siria? Nessuna reazione, nessuna parola. Solo silenzio. Il nostro Paese, e le persone che quotidianamente ci muoiono, sono completamente dimenticate».
La Siria è dilaniata dal conflitto interno tra il regime Assad e i ribelli, nonché dalle incursioni dell’ISIS, milizia islamista sunnita di ispirazione wahabita, che vorrebbe imporre un califfato tra questo Paese e l’Iraq. Ad oggi si contano 1 milione 888mila 823 rifugiati siriani in altri Paesi, mentre gli sfollati sono 4 milioni 254mila 500, come indicato nel Rapporto 2014 sulla Libertà Religiosa stilato da Aiuto alla Chiesa che Soffre. Il centro storico di Homs è tra quelli che hanno conosciuto maggiori violenze e profanazioni: tutte le chiese cristiane sono state saccheggiate, molti abitanti trucidati, i villaggi di provincia rasi al suolo o dati alle fiamme come accaduto il 7 settembre 2013 a Maaloula, centro di pellegrinaggio dove gli assalitori pretendevano la conversione all’Islam da parte degli abitanti cristiani, uccidendo poi 20 persone e rapendone altre 15.
Aiuto alla Chiesa che soffre supporta Padre Ziad e la sua azione umanitaria fra Homs e provincia. Grazie ai centri di accoglienza realizzati sul posto, sono stati distribuiti cibo, abiti e generi di prima necessità a coloro che hanno visto le loro case bruciare. Senza nessuna distinzione di religione o appartenenza politica.
Roma, 24 gennaio 2015
Aiuto alla Chiesa che Soffre” (ACS), Fondazione di diritto pontificio fondata nel 1947 da padre Werenfried van Straaten, si contraddistingue come l’unica organizzazione che realizza progetti per sostenere la pastorale della Chiesa laddove essa è perseguitata o priva di mezzi per adempiere la sua missione. Nel 2012 ha raccolto oltre 90 milioni di euro nei 17 Paesi dove è presente con Sedi Nazionali e ha realizzato oltre 5.604 progetti in 140 nazioni.



Sabato 24 Gennaio,2015 Ore: 20:57
 
 
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