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www.ildialogo.org Lettera al Ministro Mauro,di Antonio Lombardi - Napoli

Lettera al Ministro Mauro

di Antonio Lombardi - Napoli

Ho scritto al Ministro della Difesa Mauro questa lettera:

Signor Ministro Mauro,

oggi, nel corso del dibattito parlamentare sull'acquisto degli F35, lei ha affermato che "per amare la pace bisogna armare la pace". E' un bel gioco di parole, non c'è che dire, ma un gioco molto pericoloso.

So bene che il suo azzardato gioco di parole appartiene ad una vera e propria operazione linguistica in atto da anni e che, in modo assai ingannevole, vuole pian piano convincere la gente che alla fine pace e guerra sono la stessa cosa e che per raggiungere la prima non c'è altra via che la seconda. Un'operazione ingannevole e pericolosa. La sua affermazione è, tra l'altro, un disastro pedagogico e, se questa è la sua linea comunicativa, mi auguro che per l'ascolto dei suoi discorsi venga posto il divieto ai minori degli anni 18. Abbiamo bisogno di ben altri maestri per i nostri bambini e adolescenti. La giustificazione della violenza potrà essere per essi la conseguenza culturale più immediata di tali messaggi senza saggezza.

La prego, si scusi con il Paese, soprattutto con chi nelle scuole e in ogni luogo formale ed informale educa alla nonviolenza come autentica strada da percorrere per approdare alla pace. Lei è Ministro della Difesa, il suo ruolo non le richiede di doversi arrampicare suglispecchi per difendere l'indifendibile, ma invece le impone di conoscere che "armarsi" non è il verbo obbligato da associare al sostantivo "difesa". Esistono molteplici modi di difendere una comunità. Lo dice persino una norma di legge che esiste una "difesa civile non armata e nonviolenta", norma che immagino lei conosca, in quanto a capo del dicastero della difesa.

Una comunità si difende, comunque, anzitutto rispettandola. Si difende impedendo la costruzione del MUOS nella Sughereta di Niscemi in Sicilia, facendo cessare per sempre le esercitazioni militari nel Parco Nazionale dell'Alta Murgia in Puglia, ponendo il divieto di transito e sosta di sottomarini e portaerei a propulsione nucleare nel Golfo di Napoli, e così via. E una comunità si difende spendendo 14 miliardi di euro non per acquistare gli F35, ma per fornirla di ospedali efficienti, di strade sicure, di case che non crollino per le alluvioni, di una Protezione Civile con mezzi adeguati e di una scuola con aule pulite ed arredate, in cui non risuonino le sue sinistre parole di guerra.

Un saluto di pace

26/6/13 Antonio Lombardi - Napoli

 



Giovedì 27 Giugno,2013 Ore: 19:20
 
 
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