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www.ildialogo.org "NON UN GIORNO DI PIU'",di "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo

PROPOSTA DI MOZIONE PER GLI ENTI LOCALI
"NON UN GIORNO DI PIU'"

di "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo

UNA MOZIONE PER LA CESSAZIONE IMMEDIATA DELLA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA AFGANA


Al Sindaco di ...

Al Presidente del Consiglio Comunale di ...

Al Presidente della Provincia di ...

Al Presidente del Consiglio Provinciale di ...

Al Presidente della Regione di ...

Al Presidente del Consiglio Regionale di ...

Oggetto: Mozione "Non un giorno di più", per la cessazione immediata della partecipazione italiana alla guerra afgana

Il Consiglio Comunale/Provinciale/Regionale di ...

premesso che dopo oltre dieci anni la guerra afgana è più virulenta che mai, e lungi dall'avviarsi a rapida conclusione essa continua a mietere innumerevoli vittime, a provocare devastazioni ed imbarbarimento sempre crescenti e ad estendersi oltre i confini di quel paese destabilizzando gravemente una vasta area territoriale e le stesse relazioni internazionali;

considerato che la foglia di fico di certe ipocrite finzioni verbali come "operazione di polizia internazionale" o "missione di pace" è ormai definitivamente caduta e che nessuno può più ingannarsi sulla realtà della situazione sul terreno: si tratta di guerra, nient'altro che guerra, una guerra terrorista e stragista;

considerato che la Costituzione della Repubblica Italiana proibisce esplicitamente allo stato italiano di prendere parte a una guerra come quella in corso in Afghanistan;

dichiara la propria convinzione che sia diritto e dovere di ogni cittadino e di ogni istituzione democratica di impegnarsi per i seguenti fini: cessazione immediata della partecipazione italiana alla guerra afgana; pace, disarmo e smilitarizzazione; rispetto della vita, della dignità e dei diritti umani di tutti gli esseri umani.

Richiede pertanto al Governo ed al Parlamento di tornare nell'alveo della legalità costituzionale e quindi di legiferare la cessazione immediata della partecipazione italiana alla guerra;

richiede altresì al Governo ed al Parlamento di impegnarsi fattivamente per la pace, impegno possibile e credibile a condizione di cominciare dando il buon esempio: cessando di partecipare alla guerra e alle stragi di cui essa consiste; e quindi promuovendo pace, disarmo e smilitarizzazione; recando aiuti umanitari in modalità inequivocabilmente nonviolente ed operando per il rispetto della vita, della dignità e dei diritti umani di tutti gli esseri umani.

Il testo di questa mozione verrà inviato al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio dei Ministri, ai Presidenti del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati; e verrà altresì reso pubblico attraverso affissione all'albo pretorio dell'ente, pubblicazione sul proprio sito internet e sui propri altri strumenti di comunicazione, affissione di manifesti ed invio ai mezzi d'informazione.

Bozza di mozione predisposta dal "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo

Viterbo, 3 settembre 2012

Mittente: "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: nbawac@tin.it e centropacevt@gmail.com , web: lists.peacelink.it




Marted́ 04 Settembre,2012 Ore: 16:50
 
 
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