- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (291) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org Appello dei Vescovi asiatici: "No alla guerre e al commercio delle armi",di Agenzia FIDES del 12/07/2012

ASIA
Appello dei Vescovi asiatici: "No alla guerre e al commercio delle armi"

di Agenzia FIDES del 12/07/2012

Bangkok (Agenzia Fides) - I Vescovi asiatici chiedono "la fine delle guerre e delle ostilità nei diversi contesti dell'Asia", "un maggiore impegno delle istituzioni per la pace globale", "lo stop immediato al traffico delle armi", che contribuisce a insanguinare il continente. Come riferito all'Agenzia Fides da p. Nithiya Sagayam, Ofm Cap, segretario dell'Ufficio per lo Sviluppo Umano, in seno alla Federazione delle Conferenze Episcopali dell'Asia (FABC), i Vescovi hanno aderito all'iniziativa lanciata dal suo Ufficio FABC in occasione dl 50° anniversario dell'Enciclica di Papa Giovanni XXIII "Pacem in Terris" e in vista delle "Settimana per il Disarmo", promossa a livello delle Nazioni Unite, mentre molte nazioni si accingono a firmare il Trattato sul Commercio delle Armi, che intende limitare e regolamentare il fenomeno.

Hanno aderito all'appello, inviato all'Agenzia Fides, numerosi leader religiosi dell'Asia, tra cui due Cardinali, 20 Arcivescovi, 10 Vescovi, nonchè altri 5.000 rappresentanti di diverse fedi, dato che il testo è stato poi esteso alle altre comunità religiose. L'appello è stato consegnato al Segretario Generale delle Nazioni Unite, Ban Ki Moon.
Il documento si rivolge ai leader mondiali chiedendo di "lavorare per la pace e l'armonia attraverso il disarmo" e "approvando il Trattato sul commercio delle armi". "Ogni arma che si produce è un furto a coloro che hanno fame" si ricorda. Il commercio delle armi, che a livello globale ha un volume di affari di 1.000 miliardi di dollari l'anno, è una causa importante di forti e ampi abusi sui diritti umani . Alcuni governi investono più in spese militari che su sviluppo sociale, infrastrutture di comunicazione e sanità messi insieme.
I Vescovi ricordano che il Trattato sul commercio delle armi, che prevede meccanismi di controllo e monitoraggio, "fornirà un importante contributo alla promozione di una vera cultura della pace, attraverso una collaborazione responsabile tra gli stati". Il commercio delle armi alimenta le guerre, genera gravi ritardi nello sviluppo umano, produce instabilità e conflitto, diffonde una cultura di violenza e criminalità. L'obiettivo ultimo, si rimarca, deve essere il disarmo, che eviti violenza, morte e genocidi. (PA) (Agenzia Fides 12/7/2012)

Altre notizie su: www.fides.org



Venerd́ 13 Luglio,2012 Ore: 16:16
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
No guerra

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info