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www.ildialogo.org ABC Alfabeto delle Bugie di un Conflitto,di Franco Pinerolo

ABC Alfabeto delle Bugie di un Conflitto

di Franco Pinerolo

A Articolo 11 della nostra Costituzione. “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali''. È una bugia che la risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite possa travolgere il presidio normativo contenuto nella prima parte dell’art. 11 della nostra Costituzione. Lo affermano stimati giuristi internazionali.

B Bombardamenti “Noi italiani non stiamo bombardando”, proclamano a gran voce Berlusconi, e i Ministri La Russa. Scopriamo così di avere dei magici Tornado e cacciabombardieri che “colpiscono ma non bombardano”, come dichiara Frattini. Senza contare poi che dal nostro Paese (Aviano, Ghedi, Trapani, Gioia del Colle ecc) partono gran parte degli aerei franco-anglo-amenricano che stanno sganciando bombe sulla Libia  

C Civili non è vero che ci sia in Libia una “difesa dei civili dallo sterminio perpetrato da Gheddafi”. Lì è in corso una guerra civile interna di secessione fra clan tribali rivali: quello di Gheddafi in Tripolitania e quello dei cosiddetti “ribelli” in Cirenaica.  

D Diritti umani, pace, garanzia della sicurezza sono pura mistificazione, un pretesto per invasioni militari. La stessa manipolazione è avvenuta in Irak, dopo le false notizie sulle “armi di distruzione di massa” in realtà mai esistite. Un falso “intervento umanitario” si è avuto anche in Kosovo, facendo poi strage di civili serbi dai cieli per potersi impadronire del territorio. La storia si ripete, purtroppo. 

E England dietro ai proclami inglesi sull’intervento militare “contro le violenze sulle popolazioni” si nascondono in realtà gli interessi della British Petroleum, che deve riprendersi economicamente dopo il recente disastro ecologico nel Golfo del Messico. Per questo motivo corpi speciali delle truppe britanniche sono stati al fianco dei ribelli di Bengasi già nei primissimi giorni della rivolta contro Gheddafi. 

F Frattini o Frottolini “Non stiamo facendo la guerra”, ha dichiarato il Ministro degli Esteri berlusconiano, per tranquillizzare le coscienze del proprio elettorato. Ma i nostri Tornado e cacciabombardieri F 16 sono in volo con bombe per distruggere la contraerea, colpire radar e carri armati, provocando chissà quanti “danni collaterali”, come vengono chiamate in gergo militare le vittime civili dei bombardamenti.  

G Gheddafi sarà pure un dittatore, uno che ha violato i diritti umani nel suo paese e quant’altro, ma non ci si racconti che i vertici di governo Francesi, Inglesi, americani vogliono salvare il popolo libico dalle violenze di Gheddafi. La recente crisi finanziaria ha ridotto in Libia i ricavi dei pozzi di petrolio, intaccando il rapporto fra le tribù e provocando una guerra civile di secessione di una parte del paese, esattamente come fu in Jugoslavia.

Francia, Inghilterra, e a ruota America e Italia hanno preso a pretesto le divisioni tribali presenti in Libia per farne carne di porco dei loro appetiti neocoloniali.  

H Hussein Tarek Saad, colonnello, è uno degli alti ufficiali del regime di Gheddafi passato coi ribelli di Bengasi, che ha affermato al “Time” che “sono stati i giovani ad iniziare la rivolta, e poi sono stati messi da parte” per lasciar spazio agli ex gerarchi del regime di Gheddafi ribellatisi, cavallo di Troia delle potenze straniere. La volontà di democratizzazione e autodeterminazione da parte dei giovani, contrari all’intervento straniero, è stata dunque usata all’inizio solo come paravento. 

I Invenzioni dei mass media Sono state inventate di sana pianta notizie allarmanti e orribili per legittimare poi l’intervento “umanitario” a favore delle popolazioni civili libiche. Bugie come ad esempio le migliaia di fosse comuni,  rivelatesi essere invece antecedenti alla guerra e inerenti ai lavori di ristrutturazione del cimitero di Tripoli. 

L Lanci chirurgici è una grossa balla. Sparano da lontano, dal mare, dal cielo, non vedono grazie alla tecnologia, usano aerei senza piloti, con bombe e radar., e i risultati sono sempre gli stessi nelle ultime guerre. 

M Manifestazioni non è vero che il conflitto interno alla Libia sia uguale a quello delle rivolte scoppiate negli altri paesi arabi. Perché in Libia il reddito pro-capite è 6 o 7 volte superiore ai paesi vicini; perché la Libia ha attratto parecchia manodopera africana (un milione e mezzo); perché non ci sono stati finora immigrati libici nei paesi europei; perché non c’è stato un crescendo di manifestazioni popolari né scioperi degli operai nei centri industriali come in Tunisia ed Egitto 

N No-fly zone, si chiama così ma si legge bombardare un Paese, calpestando il diritto internazionale, la sovranità, l'indipendenza, l'unità e l'integrità territoriale di una Nazione che ha diritto alla propria autodeterminazione  risolvendo le proprie questioni interne senza ingerenze militari.   

O ONU la risoluzione 1973 del Consiglio di Sicurezza che ha permesso l’iniziativa militare, si è servita come pretesto della cosiddetta «responsabilità di proteggere» (Responsibility to protect), usata quando ci sarebbe una grave violazione dei diritti umani da parte di uno Stato. Ma in verità in Libia siamo di fronte ad una guerra civile interna tribale fa clan, e l’intervento militare di nazioni esterne si configura quindi come un’ingerenza in questioni interne ad uno Stato. La risoluzione dell’Onu, inoltre, è stata scritta con contorni volutamente incerti,  in modo che fosse interpretabile da ciascun banchettante a modo suo. E i risultati si stanno vedendo.  

P Pace “Si vis pacem para bellum” se vuoi la pace prepara la guerra. I nuovi colonialisti parlano di pace ma usano in verità sempre la guerra per soddisfare i loro appetiti. Bisogna al più presto predisporre tutti i passi politici e diplomatici per far cessare il prima possibile la perdita di vite umane, i bombardamenti, ed ogni operazione di carattere militare. Solo la mediazione di una Commissione Internazionale, di un soggetto neutrale come ad esempio l’Assemblea delle Nazioni Africane o la Turchia, può diventare l’artefice di una soluzione pacifica del conflitto. 

Q Qatar, è lo stato arabo appena inserito nel gruppo dei “volonterosi” che sta portando avanti le operazioni militari. Sarebbe questo il campione della democrazia? Uno stato che si è di recente contraddistinto per la sanguinosa repressione dell’opposizione al proprio interno?  

R Ribelli Il presidente del Consiglio Provvisorio di Bengasi è l’ex ministro della giustizia libico Mustafà Abdel Jalil, bengasino come lo è l’ex ministro degli interni, il generale Abdul Fattah Younes. Del Consiglio fanno parte ex alti ufficiali delle forze armate libiche e un settore rilevante dell’apparato statale del regime di Gheddafi, e gruppi islamici. Un gruppo di potere mosso in realtà da insoddisfazioni, in particolare per la riduzione di benefici dovuta alla recente crisi internazionale. Su questo hanno indubbiamente lavorato nei mesi precedenti la “rivolta” i servizi segreti britannici, statunitensi, francesi ma anche quelli italiani 

S Sarkozy quanto sincere sino le sue idee “democratiche” e “umanitarie” lo si capisce ricordando che pochi mesi fa offriva aiuti militari al dittatore Ben Alì per soffocare nel sangue l’inizio della rivolta tunisina.  

T Total e BP Sarkozy come Cameron hanno in verità lo scopo di piazzare in Libia le loro compagnie petrolifere. La Francia è in crisi col nucleare per i recenti avvenimenti in Giappone, e inoltre incombono le elezioni… 

U UE Unione europea, di unito non c’è più niente in realtà, dopo che la Germania che si è sfilata da ogni iniziativa belligerante, probabilmente perché i suoi appetiti sono rivolti più a Est che nel Mediterraneo. 

V Vandali “invasioni barbariche di  immigrati e criminali a milioni”, ma niente di tutto questo si è finora verificato. Per far sembrare più drammatica la situazione immigrati Berlusconi e Maroni li hanno di proposito concentrati tutti a Lampedusa, ma la verità è che siamo lontani dalle cifre a 5 zeri raccontate da Lega & co. Certo se la guerra proseguirà la situazione immigrati potrebbe di molto peggiorare, e di questo avrà responsabilità anche il PD con l’elmetto. Una responsabilità che non mancherà di pagare anche in termini elettorali.  

Z ZZZZ……e buonanotte e sogni d’oro a quella parte di italiani che crede sempre alle favole! 

Franco Pinerolo

Riprendiamo questo testo dalla Mailing-List di Lidia Menapace



Mercoledì 30 Marzo,2011 Ore: 14:43
 
 
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