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www.ildialogo.org Una follia l'attacco all'Iran, fermiano questa ennesima guerra al popolo iraniano,di Amina Salina

Una follia l'attacco all'Iran, fermiano questa ennesima guerra al popolo iraniano

di Amina Salina

Il capo dello stato israeliano Shimon Peres ha affermato questa sera che l'opzione militare nei confronti dell'Iran, da parte di Israele e di altri Paesi, sembra avvicinarsi. notizia di ieri. La Guida suprema Alì Khamenei replica al dossier AIEA affermando che il suo paese non vuole «la bomba nucleare» maggio 2010


L'Iran continua a replicare al dossier dell'AIEA sulla presunta atomica iraniana affermando che la tecnologia nucleare non sara mai usata per fini militari per evidenti motivazioni religiose. In effetti l'atomica e vietata dalla giurspridenza islamica perche mette in pericolo la vita la salute e la discendenza delle persone colpite ed è un crimine contro l'umanita.E non si puo usarla senza rompere il legame tra l'uomo ed Allah e diventare complice di un atto indicibilmente antiumano come dimostra l'esperienza di Hiroshima e Nagasaki, le due città martiri della pace. Ancora una volta, come dimostra l'intervista agghiacciante al generale Mini su Eurasia, bisogna rovesciare la logica in quanto sarà Israele, Allah non lo voglia, ad usare piccole atomiche contro le installazioni nucleari iraniani contaminando uomini ed ambiente. La guerra fredda ha comportato cinquanta anni di devastazioni ambientali. La guerra fredda fu una vera e propria incubatrice di nuove armi e metodi di devastazione come armi chimiche nucleari e biologiche sperimentate ampiamente dal blocco occidentale come afferma il generale Mini. In questo quadro fallaciano di scontro di civiltà, dove vengono devastate anche le testimonianze storiche di una antica civiltà, come accadde in Iraq dove gli invasori devastarono i musei, sono anni che Israele vuole attaccare l'Iran per distruggere un antica civiltà islamica e un paese leader nella resistenza all'imperialismo ed al sionismo. Qualunque sia il giudizio sull'attuale leadership iraniana, penso che ancora una volta l'opzione militare si riveli criminale inutile e stupida per qualsiasi persona di buon senso. Pur sull'orlo del baratro le potenze emergenti hanno reagito in senso negativo alle prospettive di una guerra. Lo stesso Obama ha i suoi buoni motivi per non essere partigiano di questa scelta a cuor leggero, tanto piu che le sconfitte in Irak e Afghanistan dove anni di distruzione non hanno portato alcun giovamento a nessuno, eccezion fatta per malavita e i terroristi che sempre prosperano in tempo di guerra. Aprire un altro fronte contro una potenza regionale ed un popolo che non ha mai invaso nessuno ma che ricaccerebbe indietro con le unghie e con i denti qualsiasi invasore preoccupa non poco l'America e le cancellerie occidentali. Ma Israele, il giocattolo neo coloniale, sfugge di mano ai suoi sostenitori rivivificando la sua ideologia di suolo e di sangue e la sua vocazione guerrafondaia e militarista.

Del resto la leadership d'estrema destra al potere nel minuscolo ma armatissimo stato sionista vede la guerra come soluzione ideale per ricompattare gli ebrei i quali soffrono come tutti la crisi economica mondiale e si stanno ribellando anche loro all'aumento del costo della vita e alla penuria di abitazioni nel piccolo stato ebraico, oltre che alla ormai infinita guerra non dichiarata contro i palestinesi che rende difficile la loro vita quotidiana. Spente le ideologie novecentesche traballa il fronte interno, Israele sta perdendo l'appoggio incondizionato dell'Occidente mentre le rivolte arabe portano al Governo esponenti islamici democratici che non possono essere accusati di terrorismo ne di integralismo, che hanno una buona reputazione in Occidente e che potrebbero diventare partner economici di molti Stati europei nei prossimi anni. Essi appoggiano incondizionatamente il popolo palestinese cosi come i paesi emergenti. Ormai gli USA non sono più l'unico leader mondiale che appoggiava Israele e costringeva il resto del mondo si suoi diktat. Lo Stato sionista si sente mancare la terra sotto i piedi e vede una nuova opzione militare come l'unica possibile per rimanere in piedi

L'Iran, inoltre, ha come politica estera una strategia di nuovi rapporti con il maggior numero di Stati possibile, tuttavia ha pubblicato una lettera del fondatore dello stato saudita in cui il sovrano promette obbedienza agli inglesi a costo di regalare la Palestina agli ebrei o a chiunque la chieda per conto degli inglesi. La lettera, se autentica, sarebbe un'arma di discredito contro i sauditi su un tema cruciale per i musulmani nel mondo sul quale non è possibile alcun compromesso. L agenzia di stampa iraniana irib spiega al lettore italiano, attraverso le dichiarazioni del direttore, sulla questione dei rapporti internazionali e della possibilità di una guerra, il cui video è riportato integralmente a pie di pagina, che in effetti non esiste per il governo iraniano alcuna volontà di aggressione verso nessuno stato o potenza occidentale, ma soltanto la necessita di difendersi mediaticamente da una soffocante campagna di discredito attuata contro l'Iran.

Nel malaugurato caso di attacco unilaterale da parte di Israele l'Iran possiede anche armamenti segreti dei quali non si può parlare apertamente e per quanto riguarda la difesa sia l'esercito sia i pasdaran volontari sono organizzati ed addestrati esclusivamente per finalità di difesa e mai per colpire obbiettivi civili. Il direttore dell'Agenzia IRIB afferma in questa intervista, il cui link e http://www.agenziastampaitalia.it/ , se attaccato il paese non colpirà mai obiettivi civili preoccupandosi comunque di salvare il più possibile vite innocenti dando preavviso alle popolazioni delle zone ove verranno effettuate operazioni militari. Il paese che non ha risentito più di tanto dell'embargo sembra comunque dover pagare il fatto di aver costruito un sistema di vita differente dal capitalismo occidentale, un sistema di vita anche discutibile ma che recupera in pieno l'identita religiosa del popolo iraniano. I problemi legati al tipo di leadership che ha preso il potere negli ultimi anni soprattutto per quanto riguarda la repressione del dissenso sarebbero ulteriormente aggravati da una eventuale guerra che non gioverebbe certo al popolo iraniano. Per questo la salvaguardia della pace è fondamentale per qualsiasi tentativo di recupero democratico anche nell'ambito della Repubblica Islamica e comunque salvaguardando le caratteristiche religiose e culturali del paese.

Di fronte all'offensiva mediatica politica e diplomatica di Israele e dei suoi alleati il governo iraniano sembra non essere molto convinto della reale possibilita che Israele ed i suoi alleati possano realmente attaccare senza preavviso l'Iran scatenendo una crisi di cui nessuno riesce a comprendere le conseguenze per il mondo intero. Tutto dipenderà dal reale sostegno che la leadership sionista riuscirà ad ottenere in questo piano di guerra cosiddetta preventiva.

Anche il mondo arabo sembra ancora abbastanza scettico mentre sicuramente i pacifisti hanno una grande responsabilità nella loro capacita di mobilitazione accanto alle forze islamiche progressiste ed antimilitariste per il mantenimento della pace. Nessuna guerra è giustificata per nessun motivo tantomeno questa. Il Segretario Generale della NATO Rasmussen ha confermato in una conferenza stampa che come riportato nell'articolo di Gilad Atzmon Il guardiano di Israele citato a piè di pagina, l’alleanza non ha alcuna intenzione di intervenire in Iran.  Cina Russia ed altri paesi si dimostrano contrari mentre sarebbero favorevoli con qualche riluttanza Francia ed aInghilterra.

Viceversa una offensiva mediatica senza precedenti c'è in questi giorni in Occidente dove si parla apertamente della possibilità di un attacco a freddo all'Iran attraverso missili da parte israeliana per scongiurare un inesistente attacco iraniano ad Israele che dovrebbe avvenire addirittura attraverso l'uso della bomba atomica. Chi conosce la Palestina sa che è un piccolo paese insieme agli ebrei vivono centinaia di migliaia di arabi israeliani ed accanto a loro ad un tiro di schioppo i palestinesi dei Territori Occupati. L'uso dell'atomica colpirebbe tutti e nessuna persona che non sia un nuovo Hitler colpirebbe Sansone con tutti i Filistei, non avrebbe senso. Anche solo per questo e per non distruggere i luoghi santi alle tre religioni monoteiste è pazzesco che l'Iran possa attuare quanto temuto dallo stato sionista.

Lo afferma lo stesso Barak, leader laburista israeliano, convinto del fatto che il proprio governo sta prendendo un grosso franchio. Metà di Israele e infatti contrario alla guerra. Vveramente questi venti di guerra non fanno bene al dialogo tra le fedi e tra le civiltà. Ogni musulmano ed ogni musulmana oggi giorno dell Aid el Kebir, la piu grande festa islamica, ha il cuore oppresso dall'incombere di nuova morte e distruzione su una terra islamica portata dai soliti noti guerrafondai, che hanno già insanguinato altre terre musulmane e non. La pace sembra sempre più allontanarsi in questo mondo di lupi e chi cerca di costruire faticosamente un'alternativa allo scannamento per decreto di popoli verso altri popoli, entrambi vittime alla fine dello stesso male, viene comunque inghiottito da questa logica maledetta per cui uno deve comunque uccidere l'altro da se. Che barbarie. salam.

Amina Salina

dichiarazioni del gen.Mini http://eurasia.splinder.com/

Sui pro ed i contro dell'intervento sull atteggiamento della Nato vedi http://www.comedonchisciotte.org/

Sulla questione della guerra all'Iran vedi anche i seguenti editoriali:

Diciamo no alle vostre folli guerre. Che vinca la vita!

La disinformazione regna sovrana, la guerra è alle porte



Lunedì 07 Novembre,2011 Ore: 18:25
 
 
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