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www.ildialogo.org UN MERCATO DI MORTE. E SENZA REGOLE. CHIESE DEL MONDO UNITE PER FRENARE IL TRAFFICO D’ARMI,da Adista Notizie n. 23 del 16/06/2012

UN MERCATO DI MORTE. E SENZA REGOLE. CHIESE DEL MONDO UNITE PER FRENARE IL TRAFFICO D’ARMI

da Adista Notizie n. 23 del 16/06/2012

36741. CAPE TOWN-ADISTA. Esistono leggi per il mercato delle banane più stringenti che per quello delle armi. E allora, «se si possono regolare le banane, si possono regolare anche le armi». Uno slogan – promosso da militanti cristiani a Cape Town (Sudafrica) per sensibilizzare i passanti sull’importanza di una legge globale per il mercato delle armi – che racconta bene la preoccupazione dei leader delle Chiese di Africa, Asia, Europa, Sud America e Nord America, riuniti, insieme ai rappresentanti delle organizzazioni pacifiste cristiane, a Cape Town, per un summit internazionale promosso (29-31/5), dal Wcc (Consiglio mondiale delle Chiese, www.oikoumene.org) e dalla Rete Giustizia economica del Sud Africa che lo ha ospitato.

Il Wcc ha chiesto alle Chiese del mondo di unire i propri sforzi in una campagna ecumenica internazionale, già lanciata l’anno scorso, per promuovere un Trattato sul Commercio di Armi (Arms Trade Treaty, Att) forte ed efficace, da presentare ai rappresentanti delle Nazioni Unite che si riuniranno a New York per negoziare sul tema. Un trattato credibile – si è detto durante il summit – impedirebbe alle armi di circolare nelle zone “calde” del pianeta, dove si perpetrano continuamente abusi e violazioni dei diritti umani e dove l’instabilità “armata” provoca la morte o la fuga di popoli interi. E dunque, ha ribadito Nomfundo Walaza del Desmond Tutu Peace Center a Cape Town, «le Chiese e le persone di fede dovrebbero essere realmente preoccupate per l’Att. Sostenere un Att forte ed efficace fa parte della cura delle nostre comunità e delle persone vulnerabili in tutto il mondo».

Afferma il Wcc che la campagna è già attiva in 30 Paesi, rivelando la preoccupazione e l’interesse che le religioni rivolgono all’argomento. Cosa non da poco, visto il ruolo di advocacy che i leader delle Chiese possono giocare tanto a livello locale quanto a livello internazionale. (giampaolo petrucci)

Articolo tratto da
ADISTA
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Sabato 16 Giugno,2012 Ore: 16:35
 
 
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Campagne: no armi

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