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www.ildialogo.org Giustizia, Pace, e Salvaguardia del Creato (GPIC),di Gian Paolo Pezzi

Giustizia, Pace, e Salvaguardia del Creato (GPIC)

di Gian Paolo Pezzi

Gpic Notizie dal Blog di Gian Paolo ? Vol. 6 - N 3

IN EVIDENZA NEL MESE
In lacrime e sangue un popolo si risveglia
CoLa Repubblica Democratica del Congo (RDC) è tornata in prima pagina e come sempre per raccontare cattive notizie. Durante lAngelus della Domenica, Papa Francesco il 4 febbraio convocava una giornata speciale di preghiere e digiuno per il Sud Sudan e la Repubblica Democratica del Congo, per il 23 di febbraio.
Sono venuto in Congo per dirigere seminari, tenere conferenze, a cui si sono aggiunte le interviste alla televisione Elikya e Radio Maria, sul tema dellaccaparramento di terre. Un problema mondiale che ha le immense e ricche terre del Congo, con le sue riserve dacqua, nel mirino.
Appena sceso dallaereo, verso la metà di gennaio 2018, è stata la rivolta politica della Chiesa cattolica ad investirmi come una folata di vento. Non è solo il fatto che il Presidente Kabila si afferri al potere. La marcia del 31 di dicembre era qualcosa di più: rivendicava gli accordi di san Silvestro. Le elezioni, secondo la costituzione, dovevano essere programmate nel 2016. Le Chiese avevano allora accolto linvito del governo di predicare pazienza e calma e hanno accettato gli accordi detti di san Silvestro (31 dicembre 2016) a cambio dellimpegno del governo di indire le elezioni nel 2017, di liberare i prigionieri politici e nominare un primo ministro dellopposizione. Il 31 dicembre 2017, la volontà del governo di non mantenere gli impegni era evidente. Non si trattava più di giudicare loperato di un presidente ormai in carica da quasi 15 anni o di un governo che manca di ogni appoggio popolare: Kabila aveva tradito la parola data alle Chiese e doveva andarsene.
La domenica 21 di gennaio a Kinshasa e in altre città del paese si vive unesperienza surreale: sacerdoti che guidano folte processioni di fedeli con le mani alzate al cielo, che singinocchiano per le strade polverose cantando salmi e inni religiosi, chiese circondate da militari che sparano pallottole vere: 7 sono i morti, 54 i feriti, centinaia gli arresti. Almeno dieci i sacerdoti e due le suore sequestrati dalla forze dellordine, in diverse località del Paese. Chierichetti, con vestiti liturgici e la croce sono imbarcati a forza nelle celeri della polizia. Questa immagine fa il giro del mondo ed è il simbolo, la violenta repressione del governo risveglia lorgoglio di tutto un popolo che rifiuta una nuova dittatura alla Mobuto. Continua a leggere qui
UNA BELLA NOTIZIA
Quando la terra fa la comunità
Dietro l'aeroporto internazionale di Njili (Kinshasa - Capitale della Repubblica Democratica del Congo - RDC) si estende a perdita d'occhio l'altopiano di Bateke (dal nome del gruppo etnico che lo abita). Sull'altopiano di Bateke arrivarono quarant'anni fa emigrati dalla provincia di Bandundu, secondo il vecchio nome che andò perduto con la riorganizzazione amministrativa promossa dal governo di Kabila. Si stabilirono nella zona chiamata Wungu, a pochi chilometri dalla pista di atterraggio. L'altopiano di Bateke, una savana senza confini naturali, era uno spazio aperto e quasi deserto quando apparvero le poche centinaia di Bayaka, un termine generico che in lingala significa "gli arrivati". Essi si stabilirono senza chiedere né ottenere alcuna autorizzazione. Cerano tutte le premesse per un conflitto di terra, ma la saggezza e gli interessi condivisi fortunatamente ebbero il sopravvento. Il capo tradizionale li accettò con la sola condizione che accettassero una sorta di subordinazione alla sua autorità. Diede loro una grande estensione di terra, valutabile in un centinaio di ettari che "gli arrivati" si sono gestiti in modo semi-privato, occupando ciascuno la sua parte ma con uno spirito di vita comunitaria. E così che hanno riservato unampio spazio ben posizionato per le scuole, per la parrocchia e per altri servizi della comunità. Le case sono sparse sull'altopiano e non si sono ancora costituite in vera cittadina e nemmeno in villaggio, ma il numero di persone che arrivano continuamente - stiamo parlando attualmente di 800/1000 persone annuncia un futuro slum o periferia di grande città a seconda di come sarà gestita la situazione. Infatti, questo conglomerato di persone non ha ancora un dispensario, dei negozi o centri commerciali o gli altri servizi pubblici. Ma la chiesetta e le aule costruite dai missionari comboniani stanno dando già a questo immenso spazio l'aspetto di una città in divenire.
La terra sembra molto acida e refrattaria all'agricoltura. Inoltre pare che i Bayaka non abbiano né una cultura rurale né specifiche conoscenze di agricoltura; si direbbe che siano pigmei della savana, perché vivono solo di quanto la natura offre loro ma, diversamente dai veri Pigmei, preferiscono la savana alla foresta. In realtà, l'unica attività che "gli arrivati" hanno sviluppato sul posto è quella di fare makala, il carbone che poi vendono nell'enorme città di Kinshasa situata a 40 km e che, con 10-12 milioni di abitanti, ha un estremo bisogno di legna per la cucina tradizionale.
Non tutto è positivo, quindi. Tagliare e bruciare alberi per fare carbone contribuisce alla distruzione del patrimonio forestale già povero e l'area sta diventando sempre più un'arida savana. I problemi socio-economici e organizzativi sono ancora notevoli. Gli spazi per i servizi pubblici devono essere delimitati, perché anche se vasta la savana su questo altopiano si sta riducendo per il continuo arrivo di altri Bayaka. È urgente costruire una mentalità di comunità interculturale, perché non appena la regione prese a svilupparsi, grazie all'ondata di immigrazione, i vecchi abitanti hanno cominiciato a tornare reclamando il loro spazio. Bisogna garantire prospettive economiche per il futuro della gente: il lavoro del carbone si esaurirà presto, anche perché gli alberi tagliati non vengono sostituiti. I giovani sono sempre meno inclini a seguire le orme dei loro padri in questa unica attività economica. Solo un'indagine del suolo però può aiutare a capire se la terra è adatta all'agricoltura e per quali tipi di colture. La terra è come sempre al centro, ma invece di creare conflitti potrebbe essere una risposta ai problemi.
UNA BRUTTA NOTIZIA
Cresce la persecuzione contro i cristiani. 215 milioni in tutto il mondo
Il Colosseo romano sabato 24 febbraio si illumininerà in rosso per denunciare la persecuzione dei cristiani nel mondo. Un evento mediatico organizzato dalla fondazione Aiuto alla Chiesa che soffre per coloro che sono perseguitati per la loro fede, specialmente i cristiani. L'illuminazione sarà in concomitanza con altri luoghi che simboleggiano il martirio contemporaneo dei cristiani: Aleppo (Siria) o Mosul (Iraq). Ecco alcuni dati del secondo il rapporto Open Doors del 2018.
Secondo il rapporto Open Doors del 2018, la persecuzione si è espansa geograficamente e numericamente. La minaccia del nazionalismo religioso o ideologico è seria, specialmente in Asia e in Africa. Più di 215 milioni di cristiani soffrono lintolleranza nel mondo (circa 1 su 12, o il 8,6%): 3060 sono stati uccisi, 1922 incarcerati, 793 chiese prese di mira. Queste sono le cifre del Rapporto 2018 recentemente pubblicato dalla Ong Open Doors, che fa riferimento al periodo compreso tra novembre 2016 e ottobre 2017. Nel suo nuovo Indice mondiale di persecuzione dei cristiani, l'organizzazione, fondata nel 1955 da un giovane olandese, Ann Van der Bijl, e che riunisce una ventina di associazioni indipendenti operanti in oltre 60 paesi al servizio dei cristiani perseguitati, rivela che la persecuzione si è espansa geograficamente e numericamente - in crescita dell'1,13% rispetto all'anno precedente -, e che il numero delle vittime è aumentato del 154%, rispetto a quelle registrate nel 2017. Se l'estremismo islamico rimane la causa principale, l'aumento del nazionalismo religioso o ideologico costituisce oggi  una seria minaccia, in particolare nel Medio Oriente e nel Sud-Est asiatico. "Abbiamo notato che il ritorno del nazionalismo ha sempre più e sempre più spesso una connotazione religiosa", afferma Michel Varton, direttore di Open Doors, e autore del rapporto. Continua a leggere qui 
CELEBRIAMO!
Questo è il momento propizio
"Questo è il momento propizio. Il regno di Dio è vicino. Pentiti e credi nel Vangelo". Non domani, oggi! Perché? Perché oggi "la pratica costante della nonviolenza [può] rompere le barriere, fasciare le ferite, guarire le nazioni" (Papa Francesco). Quest'anno, la Quaresima arriva insieme alla commemorazione del 50° anniversario dell'assassinato di Martin Luther king, Jr. Le riflessioni, le preghiere e le azioni per questo tempo di Quaresima dovrebbero scaturire dai principi della non violenza. il suo libro, Stride toward Freedom, un relato del boicottaggio degli autobus a Montgomery nel 1957, è "la cronica di 50.000 neri che presero sul serio i principi della non violenza, che hanno imparato a combattere per i loro diritti con l'arma dell'amore, e che nel processo, hanno acquisito una nuova stima del loro valore umano. Oggi, in Venezuela, ci sono donne che scoprono, come fece Martin Luther king, che l'esperienza reale di protesta vivente contro le strutture che nullaltro offrono loro che miseria e persino la morte, è la nonviolenza, la stessa é più di un metodo esperimentato per il cambio, è un impegno per uno stile di vita e una luce che guida nel buio. Con la nonviolenza, ognuno può essere una luce oggi. Nella Bibbia il gesto di mettere la cenere sul capo è usato per esprimere la fragilità e la caducità della vita umana (cfr Gn 2,7; 3,11), limpegno della penitenza e della conversione (cfr Jon 3,5- 6), l'atteggiamento di preghiera umile e insistente (cfr Gdt 9,1). Questa usanza è entrata nella Chiesa nel quarto secolo. Le ceneri venivano imposte ai penitenti che facevano pubblica penitenza per aver commesso dei peccati pubblici notori; a partire dall'ottavo secolo, con l'introduzione della confessione auricolare, il gruppo di penitenti pubblici ha cominciato a scomparire; le ceneri assunsero allora un significato più generico e vennero imposte a tutti i cristiani. Nella formula: "Ricordati che sei polvere e alla polvere ritornerai" viene evidenziato che l'origine dell'uomo nasce dalla terra e alla terra ritorna. Le ceneri ci ricordano allora non solo che un giorno moriremo, ma che siamo parte del destino di questa terra che ci accoglie, ci sostiene, ci nutre e e ritornerà ad acoglierci nel suo seno. Cosa dobbiamo lasciare in questa Quaresima per essere abitanti non violenti della terra e della società? Vedi anche Per il dilagare delliniquità, si raffredderà lamore di molti 
AGIAMO!
La disobbedienza civile, è di ritorno?
Manifestazioni contro la deportazione negli aeroporti, incontri di preghiera davanti a cliniche abortiste, campagne contro la donazione di organi per default, coalizioni per sabotare i prodotti di Israele contro le sue politiche palestinesi, e la lista potrebbe essere lunga: la disobbedienza civile ritorna in massa? In ogni caso è ovunque sotto forma di dimostrazioni, preghiere, marce, processioni. Negli Stati Uniti è soprattutto in favore degli immigrati a rischio di espulsione e conro il cambiamento climatico. "Più 80 membri e attivisti ebrei sono stati arrestati a Capitol Hill per protestare contro il piano del presidente Donald Trump di porre fine a un programma che protegge centinaia di migliaia di immigrati privi di documenti arrivatu negli Stati Uniti da bambini. Più di un centinaio di rabbini e attivisti, alcuni con indosso scialli e papalina di preghiera, si sono riuniti al centro della rotonda nell'edificio Russell degli uffici del Senato. Cantavano canzoni, scoppiavano in scroscianti applausi e facevano dichiarazioni di sostegno per i giovani immigranti privi di documenti, noti come Dreamers. Un gruppo di questi guardava la manifestazione dal balcone di un piano superiore. La polizia ha proceduto a 82 arresti, ha dichiarato la direttrice delle comunicazioni della Capitol Police, Eva Malecki. I manifestanti sono stati accusati di affollamento, ostruzione o intrusione in un edificio pubblico. I Dreamers chiedono che queste azioni pubbliche da parte dei cattolici si moltiplichino con messe, veglie e la disobbedienza civile. Per tutto questo, la Commissione di Giustizia e Pace della Conferenza dei Superiori Maggiori Machili degli Stati Uniti ha pensato bene preparare un opuscolo sulla Dottrina Sociale Cattolica e la disobbedienza civile. In questo opuscolo è spiegato: "La disobbedienza civile non è mancanza di rispetto per la legge, perché le leggi ingiuste non sono semplicemente leggi cattive, ma non meritano di essere identificate come leggi. La difesa dei diritti umani in modo pacifico al di fuori di tale cosiddetta legge è in definitiva una forma di difesa e rispetto della legge. È una decisione individuale, ma che dovrebbe essere discernita con gli altri. Ma allora," Cos'è la disobbedienza civile? È una forma di obbedienza divina. Coinvolge tutto il pubblico ma, soprattutto, le persone di fede, con atti di resistenza nonviolenta alle strutture di autorità. È un atto di fedeltà alla coscienza che è contrario alla legge ma coerente con la giustizia, ed è compiuto per provocare il cambiamento di una legge o di una politica del governo. È una resistenza necessaria con cui una persona che rispetta la legge e l'ordine testimonia davanti a un governo che esiste una struttura o una legge ingiusta. Questa testimonianza può avvenire attraverso la violazione di una legge ingiusta. È un mezzo di non cooperazione che rimuove il consenso dei governati da una legge governativa ingiusta e quindi libera le forze per un cambiamento sociale positivo". Vedi anche Compendio della Dottrina Sociale Cristiana n. 399, Il diritto allobiezione di coscienza 
PER MEGLIO CONOSCERE L'ONU
ONU, un breve acronimo per nascondere una giungla
Di solito si parla delle Nazioni Unite (ONU), e in questo modo la complessità e la enorme dimensione che questa istanza mondiale ha acquisito durante i suoi 60 anni di vita rimane nascosta. Il nome ufficiale è United Nations System, tradotto ufficialmente con il Sistema delle Organizzazioni delle Nazioni Unite. Il termine ONU è utile per la sua semplicità, ma la sua espansione storica non era nelle menti dei fondatori ed è una delle cause dei suoi molteplici problemi e critiche attuali.
"L'insieme delle organizzazioni delle Nazioni Unite comprende il Segretariato delle Nazioni Unite, i suoi fondi e i programmi (come l'UNICEF e l'UNDP), le agenzie specializzate (come l'UNESCO e l'OMS) e le organizzazioni correlate.
Le agenzie specializzate sono legate alle Nazioni Unite attraverso accordi speciali e rendono conto al Consiglio economico e sociale o all'Assemblea generale. Le organizzazioni collegate, che comprendono l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (OEIA) e l'Organizzazione mondiale del commercio (OMC), si occupano di aree specializzate e hanno i bilanci e organi di governo propri. Nel loro insieme, le organizzazioni del sistema delle Nazioni Unite coprono tutte le sfere dell'attività economica e sociale". L'enfasi è nostra, ma quest'ultima affermazione si trova nella pubblicazione ufficiale "The United Nations Today" (a pag. 23 - Website www.unsystem.org), un volume di 245 pagine, ed è il fondamento involontario di due critiche che vengono oggi rivolte all'ONU. Continua a leggere qui 
TEMPO PER SORRIDERE
Quando corpo e musica diventano danza
La Apsara è una bellissima forma di danza. Era quasi scomparsa alcuni decenni fa. È rinata. Apsara è un nome di origine indù sanscrito; le apsara erano bellissime ballerine che si esibivano per gli dei e le dee. Una danza ora qui splendidamente eseguita dai Royal Dancers cambogiani. Le rovine di Angkor rendono l'atmosfera emozionante. Sembra che i fantasmi delle ballerine che vissero un migliaio di anni fa si aggirino ancora fra le pareti in rovina dei palazzi. Una danza religiosa diversa dai balletti che nella loro performance mettono in rilievo il vigore, i movimenti forti, la rapidità. Le ragazze si muovono sinuose come se danzassero al ritmo del vento. La storia khmer e la moderna Cambogia cercano una rinascita attraverso una questa danza. Una danza che sembra ricordare come il silenzio profondo che domina lintimo di ogni essere umano prende forma nella musica e nel movimento del corpo solo dopo una lunga contemplazione della bellezza riflessa nella natura. Vedi qui un esempio, ma molti altri si possono trovare in questa pagina YouTube.
DA VEDERE - DA SAPERE
La doppia morale di un falso femminismo
Il femminismo è diventato oggi altamente politico. O cerca i diritti umani per tutti o agisce solo contro le ingiustizie che minano dei diritti che sono in realtà privilegio di poche persone. Ilka Oliva Corado, autrice dellarticolo, è nata a Comapa (Jutiapa, Guatemala) nel 1979. Professoressa di ginnastica si dedicò al calcio professionale come arbitro mentre studiava psicologia (Universidad San Carlos de Guatemala) fino a quando nel 2003 decise di emigrare negli Stati Uniti da indocumentata attraversando il deserto di Sonora (Arizona). Manifestazioni di femministe per sostenere Hillary Clinton. Non è necessario avere più di due grammi di cervello per sapere che queste manifestazioni sono manipolate e che mirano ad interessi che non hanno nulla a che fare con i diritti di genere. Tuttavia capisco la buona intenzione di molte a parteciparvi e quindi non voglio generalizzare. Ogni donna che crede che Hillary Clinton sia una femminista non ha compreso minimamente il feminismo e, peggio ancora, se la sostiene e le dà il suo voto. Ed è quello che è successo negli Stati Uniti con l'ondata di giovani donne che sono state trascinate dall'emozione e dal discorso anti-genere di Trump. Demonizzano Trump quando ne hanno una copia a ogni due metri: nelle loro case, nelle scuole, nella loro comunità, nel luogo di lavoro; perché gli uomini come Trump sono un prodotto del sistema come lo è Obama, che si è rivelato essere più Ku-Klux-Klan che il più caucasico dei razzisti. Obama è un negro pro sistema. Che sia capace di camuffarsi e che la gente gli creda è tutta unaltra cosa, come lo è la signora Clinton quando fa la femminista.
Perché le femministe che marciano contro Trump non hanno marciato contro Obama quando, durante il suo mandato, centinaia di bambine, adolescenti e donne siriane e yemeniti sono state uccise dall'invasione degli Stati Uniti nei loro paesi? Perché non sono scese in strada quando i soldati americani hanno violentato almeno 53 ragazze colombiane? Queste ragazze, adolescenti e donne non contano come quelle nate negli Stati Uniti? Perché le femministe non si interessano alla politica estera del loro paese, ma fanno finta di nulla, rimanendo in silenzio come se il loro paese non facesse altro che difendersi da attacchi terroristici e da minacce di invasioni? Continua a leggere qui
RISORSE
Linsegnamento paleocristiano sulla proprietà fondiaria
Charles Avila era un seminarista cattolico nelle Filippine degli anni '60. Uno dei suoi professori del Seminario Verbita criticava costantemente la totale mancanza didentificazione della Chiesa con i poveri. Convinse Avila e altri studenti ad accompagnarlo nelle sue regolari visite ai prigionieri nelle varie carceri delle Filippine. Durante queste visite, Avila ascoltò una dopo l'altra le storie di come quei prigionieri fossero stati sfrattati dalle terre che avevano lavorato per generazioni. Si rese conto che quella che veniva chiamata "la questione contadina" era letteralmente proprio così, la domanda posta dai contadini. Era una domanda a livello di "primi principi" che sono molto raramente sottoposti a revisione, ma che costituiscono la porta dentrata di tutto il pensiero. La questione dei contadini era questa: "Cos'è giusto quando si parla della terra?". Avila venne a conoscenza attraverso il principale avvocato del movimento contadino che il pensiero sulla proprietà, che era la base delle leggi e delle pratiche di proprietà nelle Filippine, nonché dei più moderni sistemi legali, in realtà deve essere cercato molto indietro nella storia, fino a tornare alla Legge romana. La legge romana sviluppò il concetto di proprietà per legittimare l'accumulo di ricchezza nelle mani di pochi a scapito dell'impoverimento di molti. Mentre Avila stava cercando a un argomento per la dissertazione finale dei suoi studi, si chiese se ci potessero essere dei primi filosofi cristiani al tempo dell'Impero Romano che avevano detto qualcosa di significativo sul concetto di proprietà. La maggior parte dei professori lo avvertirono che avrebbe perso tempo cercando su questo argomento; il suo professore di giustizia sociale, invece, lo spinse a fare ricerca negli scritti latini e greci di quel periodo.
Avila esaminò 383 volumi e scoprì che i primi leader cristiani avevano tutti affrontato la questione della proprietà e della legge romana. Gli scritti che scoprì furono di grande aiuto al movimento  contadino filippino. Nel 1982, Avila pubblicò le sue ricerche e quei scritti patristici in un libro intitolato Ownership: Early Christian Teaching (Proprietà: linsegnamento paleocristiano). Avila scoprì più di una volta, i primi cristiani avevano messo in discussione il concetto di proprietà del diritto romano visto come il "diritto esclusivo e illimitato di disporre di una cosa, con l'esclusione di tutti gli altri". La legge fondiaria romana del dominium in realtà era la legalizzazione di proprietà fondiarie originariamente ottenute con la conquista e il saccheggio. L'etica proria giudeo-cristiana sulla terra era invece quella della koinonia, cioé la terra é un dono di Dio alla comunità nel suo insieme, per l'autarkeia ossia per il sostentamento autosufficiente di tutti.
Uno dei compiti di Gesù sarà di ripristinare l'intento originario del Giubileo, il periodo di cinquanta anni, alla fine del quale le terre dovevano essere restituite ai loro proprietari originali o ai loro eredi. "[Il Signore] mi ha consacrato per predicare la buona novella ai poveri, per proclamare la libertà ai prigionieri, per liberare coloro che sono oppressi, per proclamare l'anno gradito al Signore". Come spiega il teologo Walter Brueggeman in Land: the Foundation of Humanness (Terra: fondamento di umanità), "l'anno gradito" è l'anno del Giubileo. La liberazione dei prigionieri è il rilascio degli schiavi che hanno perso la loro terra per non poter pagare il mutuo. Un aspetto cruciale della missione di Gesù era la riaffermazione dei diritti sulla terra dei poveri e degli sfollati. La Bibbia esprime il riconoscimento fondamentale che la terra è del Signore e deve essere equamente condivisa e gestita da tutti.
  • Lev. 25, 23. La terra non può essere venduta per sempre, poiché la terra è mia; tu sei solo un estraneo che risiede presso di me.
  • Eccles. 5, 9. I frutti della della terra sono per tutti.
  • Is. 5, 9. Guai a quelli che si ammucchiano casa su casa, campo su campo, fino a non lasciare più spazio.
  • Neh. 5: 11. Restituisci loro anche oggi, ti supplico, le loro terre, i loro vigneti, i loro oliveti e le loro case.
Il cristianesimo si olvidò della sua missione di giustizia economica quando divenne la religione ufficiale dell'Impero Romano e si adeguò o aceptò la legge romana del dominium. Da quel momento in poi, il cristianesimo è andato di pari passo con le forze di conquista dello stato imperialista che accumula terre. Come disse una volta l'arcivescovo Desmond Tutu: "Prima che gli europei arrivassero in Africa, noi avevamo la terra e loro avevano la Bibbia. Abbiamo inchinato la testa per pregare e, quando abbiamo riaperto gli occhi, noi avevamo la Bibbia e loro la terra".
Tratto da, The Earth belongs to Everyone, (La terra è di tutti), Alanna Hartzok, 2008, p. 34-35
TESTIMONIANZA
Difensori della terra terra, rifiutati dalla storia
Il titolo castale dei terreni agricoli è al giorno d'oggi al centro di molte controversie e iniziative dadvocacy. La proprietà comunitaria delle terre è vista, infatti, come l'unico modo per contrastare l'accaparramento di terre. La proprietà comunitaria, tuttavia, fu accantonata quando la legge romana introdusse il concetto di dominium ed è esplosa in tempi più recenti con lEnclosures Act nell'Inghilterra del XIX secolo. In Inghilterra, come scrive Alanna Hartzok, "In alcune centinaia danni sono stati approvati 4000 atti di recinzione privata per un totale di 7.000.000 di acri. Probabilmente unarea similare fu recintata senza passare per il Parlamento. Circa due terzi, si trattava di campi appartenenti a contadini, mentre un terzo riguardava terreni comunitari come boschi e brughiere. Nel censimento del 1086, più della metà della terra arabile apparteneva agli abitanti delle zone rurali. Nel 1876, 2.225 persone soltanto erano arrivate a possedere metà della superficie agricola dellInghilterra e del Galles e lo 0,6% della popolazione ne possedeva il 98,5%. Man mano che nuovi metodi e nuove tecnologie agricole entravano in uso, i proprietari terrieri davano a noleggio le loro terre a un prezzo che aumentava in modo esponenziale. E nel contempo che aumentava l'economia monetaria, i soldi degli affitti si accumulavano nelle mani dei proprietari terrieri e la situazione della gente peggiorava. Per sopravvivere, a volte la gente era costretta a chiedere denaro in prestito a chi ce laveva ad alti tassi di interesse" (The Earth Belongs to Everyone, 2008, p.36). Continua a leggere qui
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Giovedì 01 Marzo,2018 Ore: 22:20
 
 
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