www.ildialogo.org Nomi di vento. Una scheda migrante<br /> ,di Mauro Armanino

Ringraziamo Mauro Armanino, missionario in Niger, per questo suo contributo. Altre notizie di Mauro anche sul blog http://senzafine.zacem-online.org e su Il fatto quotidiano http://www.ilfattoquotidiano.it/blog/marmanino/

E allora si sono organizzati tra loro. I nomi si sono messi d'accordo per non scomparire. Hanno deciso in fretta di fondare un'associazione. L'hanno chiamata Nomi di Vento. Un contratto informale con il vento li ha visti uniti come mai prima. I loro nomi perduti li porterà il vento fin dove avrebbero voluto andare. A questo si è impegnato il vento prima di scomparire nella sabbia.

Da Niamey padre Mauro continua a mandarci regolarmente le sue parole che raccontano storie di nomi e di vento.

Questi nomi perduti il vento li porta fino qui, in queste pagine. Non so se è esattamente il posto dove avrebbero voluto andare, credo di no. Forse, i bambini avrebbero voluto giocare nei campi, i ragazzi studiare nelle scuole e gli adulti vivere con dignità. E non so se queste pagine bastino a farli giocare, studiare e vivere. Credo però che possano rappresentare un tentativo di accogliere quella tempesta emotiva in grado di smuovere il nostro mondo, spesso divenuto «mite come aria senza vento».

Una condizione di potenzialità ancora informe.

Padre Mauro continua a mandare le sue lettere.

Le riuniamo e componiamo un nuovo libro-testimonianza per dare una voce a questo vento, che altrimenti rischia di rimanere senza nome.

E un vento senza nome dove lo mettiamo nella Rosa dei Venti? Non trova un posto e allora lo coloriamo come più ci fa comodo. Gli diamo quegli epiteti in grado di esorcizzare la paura di sconvolgere le nostre quiete esistenze. Sapendo che non sempre quei nomi sono colpevoli dei nostri disastri.

Dopo la pubblicazione di Un Dio Qualunque (2013) e La Nave di Sabbia (2014), viene dato alle stampe ora Nomi di Vento, Storie migranti del Sahel, sempre per i tipi di Mutus Liber, il nuovo libro-testimonianza di Mauro Armanino, missionario in Niger dal 2011.

Il titolo richiama il nome di un’associazione nata in Africa per dare un nome alle anonime «vittime collaterali delle guerre e della GUERRA» e per informare le famiglie dell'accaduto.

In una terra dove la sabbia divora ogni cosa, nomi, persone e identità. Dove è facile scomparire nel vento. E un vento senza nome non lo si può collocare nella Rosa dei Venti. Non trova un posto e allora lo si colora come più fa comodo. Gli vengono dati gli epiteti che sono in grado di esorcizzare la paura di sconvolgere le nostre quiete esistenze. Sapendo che non sempre quei nomi sono colpevoli dei nostri disastri.

Sono lettere che Padre Mauro continua a mandare, nella speranza che qualcuno le legga, ascoltando le storie che si avvinghiano a quel vento, e che raccontano gli ultimi e le mani potenti che li manovrano, aprendo la mente e il cuore a un differente punto di vista. Quello di chi vede e non vuole tacere.

Ernesto Fazioli, Coeditore

Mercoledì 24 Agosto,2016 Ore: 17:33