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www.ildialogo.org Corno d'Africa. Il governo keniano estende il campo profughi di Dadaab gestito dai luterani,di Agenzia NEV del 27/07/2011

Corno d'Africa. Il governo keniano estende il campo profughi di Dadaab gestito dai luterani

di Agenzia NEV del 27/07/2011

Hernander (FLM): una buona notizia in una situazione che rimane drammatica


Roma (NEV), 27 luglio 2011 - “Un giorno spero di avere una dimora più stabile, ma oggi sono felice di avere una tenda”. E' il commento di una rifugiata somala che, insieme a migliaia di altre persone in fuga dalla carestia del Corno d'Africa, è stata accolta nel campo IFO2 di Dadaab (Kenya), aperto lo scorso lunedì. Il sollievo non riguarda solo i tantissimi profughi che non avevano trovato spazio nell'ormai sovraffollato campo dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (ACNUR) di Dadaab, giunto ad ospitare 500mila persone, ma anche i responsabili della Federazione luterana mondiale (FLM) che gestiscono per l'ACNUR entrambi i campi. “Senza l'allestimento di IFO2 la situazione sarebbe diventata insostenibile con l'affollarsi dei nuovi arrivati nelle zone limitrofe al campo esistente, in assembramenti giuridicamente illegali nei quali era impossibile accedere ai servizi fondamentali, senza alcuna garanzia di protezione”, ha dichiarato Lennart Hernander, rappresentante in Kenya della FLM. La difficoltà di aprire un nuovo insediamento derivava dalla posizione inizialmente contraria del governo keniota. L'area di Dadaab è infatti sovraesposta all'arrivo dei profughi, avendo aumentato la sua popolazione dell'85% in tre anni. L'attuale carestia, che si somma alla ventennale guerra civile, porta dalla Somalia in Kenya un flusso giornaliero di almeno mille persone. Nonostante questa situazione, “il fatto che il Kenya abbia deciso di continuare ad accogliere rifugiati, aumenta la nostra gratitudine e ammirazione”, ha scritto il segretario generale della FLM, pastore Martin Junge, in una lettera indirizzata al Presidente e al Primo Ministro del Kenya, rispettivamente Mwai Kibaki e Raila Odinga. Martin Junge visiterà il campo dal 31 luglio al 3 agosto prossimi.

L'apertura di IFO2 è una buona notizia in una situazione generale che rimane altamente drammatica. Questa che è stata definita dall'ONU la più grave carestia del Corno d'Africa degli ultimi 60 anni, mette a rischio la vita di almeno 10 milioni di persone. La malnutrizione, e in particolare quella infantile, è in aumento esponenziale. “Purtroppo le cose sono destinate a peggiorare – ha commentato amaramente Hernander -. La risposta della comunità internazionale a questa crisi alimentare è stata e continua ad essere del tutto insufficiente”.

A rendere gli interventi di aiuto ancora più complicati all'ingresso in Somalia di agenzie di soccorso non musulmane, è l'opposizione del gruppo Al Shabaab, affiliato ad Al Qaeda. Tra queste, anche l'Agenzia avventista di sviluppo e soccorso (ADRA) che insieme a molte altre organizzazioni umanitarie, è stata bandita con l'accusa di corrompere “il puro credo musulmano in Somalia”.



Giovedì 28 Luglio,2011 Ore: 17:56
 
 
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