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www.ildialogo.org Appello di solidarietà col popolo palestinese,di WILPF- Italia

Appello di solidarietà col popolo palestinese

di WILPF- Italia

WILPF – Lega Internazionale di donne per la pace e la libertà
Consultative Status with United Nations ECOSOC, UNOTAD and UNESCO; Special consultative
relations with FAO, ILO and UNICEF-
Sezione italiana - via Misurina ,69 – 00135 Roma
e-mail antonia.sani@alice.it ; telefax 06.3723742
Appello WILPF- Italia
L’assassinio dei 3 giovani coloni israeliani, non rivendicato da alcun gruppo palestinese ma attuato da singoli e frutto della pesante situazione in cui vivono i palestinesi sia in Cisgiordania che a Gaza, non giustifica in alcun modo la reazione immediata e pesantissima dello stato di Israele contro la popolazione civile che fa pensare che fosse preparata da tempo e aspettasse solo l’occasione per essere scatenata.
La WILPF-Italia, associazione internazionale di donne per la pace e la libertà, condanna l’attacco israeliano e l’aggressione di Gaza, la distruzione di case, scuole e ospedali e le uccisioni indiscriminate soprattutto di civili fra cui molti bambini e donne.
Israele descrive il massacro che si sta portando avanti a Gaza come una guerra fra lo stato israeliano e Hamas; tuttavia questa non è una guerra che presupporrebbe uno scontro armato dichiarato e agito da entrambi gli attori del conflitto mentre la popolazione palestinese di Gaza, che non è uno stato e non ha un esercito, non può certo scontrarsi ad armi pari con l’esercito dello stato israeliano ma deve subire la sopraffazione i cui fini sono strategici ed economici.
L’attacco contro Gaza è un crimine che si sta attuando nell’ambito dell’occupazione e dell’appartheid. Per più di sei decenni i palestinesi sono stati derubati delle loro terre, della loro acqua e della loro libertà di movimento. Gli israeliani proseguono senza sosta a costruire nuovi insediamenti, hanno costruito un muro nei territori occupati che ha rubato altra terra ai palestinesi e che impedisce loro di vivere una vita normale muovendosi liberamente. Gaza è sotto un soffocante blocco da più di 7 anni che con il golpe militare in Egitto seguito dalla chiusura di Rafah è divenuto insopportabile per la popolazione.
Questi crimini vanno fermati.
I governi ancora una volta non solo non fanno niente per i palestinesi ma li condannano attribuendo ad Hamas la colpa di tutta l’operazione contro Gaza, mentre la tregua era stata da loro rispettata dall’ultimo attacco israeliano del 2012 e i missili hanno ricominciato ad essere lanciati in risposta ai bombardamenti.
Chiediamo al mondo di fare pressione su Israele affinché fermi le uccisioni e le distruzioni e il blocco di Gaza, la più grande prigione del mondo, venga poi rimosso.
Roma, 20 luglio 2014
In 5 anni è la terza volta che Israele interviene più pesantemente a Gaza (2008 -9. 2012, ora) uccidendo civili e distruggendo case, scuole, ospedali. Questa non è una guerra, ma una sopraffazione per fini strategici ed economici - dice in una recente intervista RAJI SOURANI avvocato, fondatore del Palestinian Centre for Human Rights per la documentazione e l’indagine sulla violazione dei diritti umani nei territori occupati e incarcerato 6 volte per il suo lavoro e rimasto a Gaza- i morti e i feriti sono quasi tutti civili. La gente è stanca, pensa di non aver più niente da perdere e pensa che sia meglio morire che tornare alla situazione precedente senza dignità e senza orgoglio…



Lunedì 28 Luglio,2014 Ore: 19:16
 
 
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