Roma (NEV), 21 settembre 2011 - La costituzione di due stati indipendenti è la soluzione che meglio serve la causa della pace e della giustizia in Terra Santa, come il negoziato è la via migliore per risolvere i tanti problemi dell'area. E' quanto hanno dichiarato 11 leader cristiani di Gerusalemme in vista della prossima Assemblea Generale dell'ONU, durante la quale verrà presentata al Consiglio di sicurezza la richiesta di riconoscimento dello Stato palestinese. “Israeliani e palestinesi devono poter vivere ognuno nel proprio Stato, in pace e giustizia, rispettando i diritti umani secondo il diritto internazionale”, si legge in un documento che ha tra i suoi firmatari il vescovo Munib Younan della chiesa luterana di Giordania e Terra Santa e presidente della Federazione luterana mondiale (FLM), il patriarca latino Fouad Twal e il patriarca greco-ortodosso Teofilo III. Per raggiungere l'obbiettivo della costituzione di due stati e per risolvere i tanti problemi dell'area, i leader cristiani sottolineano però che la via migliore è quella del negoziato; per questo tanto i palestinesi quanto gli israeliani dovrebbero contenere le loro reazioni rispetto a qualsiasi risultato provenga dal voto delle Nazioni Unite. Riguardo allo status di Gerusalemme, il documento afferma che essa è “la città santa dei seguaci di tutte e tre le religioni abramitiche, in cui tutti devono poter vivere in pace e tranquillità, una città da condividere tra i due popoli e le tre fedi”. Il messaggio dei leader cristiani di Gerusalemme si conclude quindi con un appello “a chi ha potere decisionale e a tutte le persone di buona volontà affinché facciano il possibile per conseguire la giustizia così a lungo attesa, la pace e la riconciliazione tra israeliani e palestinesi affinchè possa rivivere la profezia del profeta Davide: 'La bontà e la verità si sono incontrate, la giustizia e la pace si sono baciate', (Salmo 85:10)”.

Venerdì 23 Settembre,2011 Ore: 19:16