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www.ildialogo.org Dalle colonie illegali... alla nostra tavola,di Pax Christi Italia

Dalle colonie illegali... alla nostra tavola

di Pax Christi Italia

Perchè boicottare i frutti dell'ingiustizia


 
Dalle colonie illegali... alla nostra tavola
Perchè boicottare i frutti dell'ingiustizia
 
“La nostra scelta come cristiani di fronte all'occupazione israeliana è di resistere.
La resistenza è un diritto e un dovere per il cristiano. Ma è resistenza con amore.
Possiamo resistere con la disobbedienza civile.
Le organizzazioni civili palestinesi, come le organizzazioni internazionali, le
ONG e alcune istituzioni religiose si appellano affinché gli individui, le
aziende e gli stati si impegnino nel disinvestimento e nel boicottaggio di
tutto ciò che viene prodotto dall'occupazione. Ci sembra che questo integri la
logica della resistenza pacifica. Queste campagne devono essere portate avanti
con coraggio, proclamando sinceramente ed apertamente che il loro scopo non è
la vendetta ma la fine del male esistente, la liberazione sia degli oppressori
che delle vittime dell´ingiustizia. ”
(Kairos Palestina, Gerusalemme 2009)
 
E' con la forza di queste lucide e lungimiranti parole, contenute nel documento Kairos Palestina, redatto da teologi, laici e religiosi cristiani di Terra Santa e sottoscritto dai Capi di tutte le Chiese cristiane lì presenti, che la Campagna 'Ponti e non Muri' promossa da Pax Christi Italia sostiene il boicottaggio dei prodotti provenienti dalle colonie illegali nei Territori palestinesi occupati.
In particolare, la Campagna di Pax Christi, movimento cattolico che da sempre si fa carico delle situazioni di conflitto e della difesa dei diritti umani, in sinergia con altre realtà fautrici di una pace giusta in Terra santa, sostiene il boicottaggio a Carmel e Agrexco, società israeliane che esportano prodotti provenienti dalle colonie, spacciandoli come prodotti coltivati in Israele.
Pax Christi nacque al tempo in cui sorsero le costituzioni europee e cammina ancora oggi insieme ai popoli, per il riconoscimento dei loro diritti. Per questo motivo, ricordando il sud Africa dell'apartheid, riteniamo sia un dovere, prima ancora che un diritto civile, boicottare i prodotti derivanti dal frutto di un'ingiustizia.
Sosteniamo e appoggiamo lo sforzo di quanti vorranno attuare il boicottaggio, certi che il loro gesto nonviolento e legittimo andrà a sostegno di quanto affermato dalle risoluzioni ONU 194, 242, 446.
Le colonie israeliane nei Territori palestinesi occupati sono illegali, questo deve essere chiaro e condiviso da tutti coloro che credono nelle istituzioni. La terra su cui sono edificate e su cui si espandono le coltivazioni e le serre gestite dai coloni stessi appartengono, secondo il diritto internazionale che la comunità tutta è tenuta a rispettare e a difendere, alla popolazione palestinese. Accettando di commercializzare e/o di acquistare un prodotto proveniente da quelle stesse terre, marchiato come 'israeliano', asseconderemmo e sosterremmo in modo colpevolmente complice l'occupazione israeliana e la sua politica coloniale. La nostra azione è rivolta contro la politica di occupazione, di discriminazione e di oltraggioso disprezzo del diritto internazionale a discapito dei diritti del popolo palestinese condotta dal governo di Israele .
I cristiani palestinesi, sostenendo questa forma di boicottaggio, ci ricordano che solo perseguendo un avvenire basato sul ripristino della giustizia e dei diritti uguali per tutti ci potrà essere una vera pace in Terra Santa.
Con la consapevolezza liberante che questa strada è percorsa, proprio oggi, proprio lì, congiuntamente da israeliani, palestinesi e internazionali, diciamo con forza a quanti vorranno unirsi a questo gesto di nonviolenza creativa, di non temere e di resistere 'in piedi', per amore di una giustizia che tenga conto dei diritti di tutti.
 
Lo staff della Campagna 'Ponti e non muri' di Pax Christi Italia, Firenze, 27 maggio 2010


Venerdì 28 Maggio,2010 Ore: 17:39
 
 
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