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www.ildialogo.org Secondo una ricerca per le televisioni italiane gli evangelici non esistono,di Agenzia NEV del 1-12-2010

Pluralismo.
Secondo una ricerca per le televisioni italiane gli evangelici non esistono

di Agenzia NEV del 1-12-2010

Garrone: "Il pluralismo religioso nei media è necessario per non essere impari alle sfide culturali"


Roma (NEV), 1 dicembre 2010 - Venerdì 26 dicembre a Roma presso la Facoltà valdese di teologia sono state presentate ai giornalisti due ricerche a cura della Fondazione Critica Liberale. La prima - che si è avvalsa del contributo dell’8 per mille della Chiesa valdese - riguarda i dati sulla presenza delle confessioni religiose nei media televisivi italiani. La seconda, realizzata in collaborazione con l’Ufficio nuovi diritti CGIL nazionale, costituisce l’aggiornamento dell’ormai tradizionale rapporto sulla secolarizzazione nella nostra società con il nuovo “Indice annuale”. A presentare le ricerche Enzo Marzo e Giulio Ercolessi della Fondazione Critica Liberale, Daniele Garrone, della Facoltà valdese di teologia, Maria Gigliola Toniollo, del settore Nuovi Diritti della CGIL, e intellettuali giunti da diverse parti del mondo. "Il Papa ha avuto più spazio, in voce, del presidente della Repubblica Napolitano - ha sottolineato all'agenzia NEV Giulio Ercolessi citando alcuni dati relativi alla presenza delle confessioni religiose nei media televisivi italiani -. Questa ricerca tuttavia, ha dimostrato la parzialità delle informazioni documentate dagli enti preposti. Molti dati sono stati dunque reperiti con grande difficoltà, in quanto è contemplata, ai fini statistici, solamente la presenza cattolica e musulmana. Nessuna voce ufficiale - ha concluso Ercolessi - sulla presenza del mondo protestante ed evangelico". Daniele Garrone ha sottolineato: "Dai dati emerge che la cultura, la scuola e la scienza sono meno rappresentate nei telegiornali della religione. Questo preoccupa in quanto dovrebbe essere interesse del servizio pubblico darne risalto. Alle religioni diverse dalla cattolica romana, che in Italia sono di minoranza, lo spazio riservato è quasi nullo. Proprio uno dei compiti statutari del servizio pubblico televisivo - ha proseguito Garrone - dovrebbe essere quello di dar voce alle minoranze di ogni tipo. Nell'Europa globalizzata di oggi, dovrebbe essere dunque un imperativo dare ampia e corretta informazione sulle diverse chiese cristiane, sull'ebraismo, sull'islam e sulle altre religioni presenti nel nostro paese. Questo - ha concluso - è essenziale per non essere impari alle sfide culturali decisive per una moderna democrazia pluralista". Per informazioni: info@criticaliberale.it; www.criticaliberale.it.


Venerdì 03 Dicembre,2010 Ore: 19:34
 
 
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