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www.ildialogo.org L’INFORMAZIONE FAZIOSA,di Aldo Antonelli

L’INFORMAZIONE FAZIOSA

di Aldo Antonelli

Esattamente una settimana fa ho scritto un articolo per Huffington Post sull’informazione/deformazione/malainformazione della stampa. Purtroppo, non so perché, non è stato pubblicato… Pensate si tratti di censura? Io, per il rispetto che vi porto, ve lo recapito in allegato.
Buona lotta!
Aldo

ISMAELE CRICIFISSO E POI SGOZZATO”, questo è il titolo che campeggia a tutta pagina su Repubblica di oggi. Sottotitolo: “Fuori della caserma la folla tenta di linciarli”… (gli assassini).

Dei due albanesi, Igli Meta e Mario Nema, ieri sera ne hanno parlato tutti i telegiornali di tutte le Tv nazionali.
Chi conosce, invece, Abrahim Aluani e Mohammed El Kardoudi?
Sono due giovani marocchini che venerdì notte, a Lendinara in provincia di Rovigo, hanno salvato la vita a due coniugi 90enni loro vicini di casa che erano rimasti intrappolati nel loro appartamento in fiamme.  
Ne sapete qualcosa? Vi risulta che la gente abbia fatto ressa davanti la loro casa per ringraziarli?
Silenzio di tomba e buio pesto!
Tutt'Italia sa dei due albanesi che hanno sgozzato, in S. Angelo in Vado, un ragazzo.
Ma nessuno saprà mai di questi due marocchini che hanno salvato un coppia di anziani in quel di Rovigo.

Ormai siamo all'Informazione
- come mitraglia per dare addosso alla conoscenza coltivando l'incoscienza;
- come diserbante per essiccare ogni radice di umana convivenza;
- come mannaia per dare addosso all'immigrato brutto, sporco e delinquente;
- come leva per ribaltare la tradizione dell'umana accoglienza:
- come fertilizzante per coltivare odio e razzismo a pro di carriere politiche altrimenti delegittimate!
C’è da prendere atto che, negli ultimi anni c'è stato un vero e proprio cambiamento antropologico. Mc Luhan ci ha insegnato che i Mezzi di Comunicazione Sociale sono diventati la nostra “prognosi". Ma c’è di più. C’è qualcosa di più grave e terribile in questa invasione “informatica”, in questo diluvio di notizie che ci viene scaraventato addosso.
In “Todo Modo” Leonardo Sciascia fa dire al luciferino protagonista Don Gaetano: «Le cose che non si sanno, non sono».
Ancora. I mezzi di comunicazione sociale fra gli avvenimenti del mondo scelgono questo o quello, ingrandendolo al punto che la nostra coscienza ne resta completamente invasa. Questi ingrandimenti possono produrre veri tradimenti. Invece di “far luce” sulla realtà la nascondono, sì da negare la loro stessa funzione.
Già nel secolo scorso il filosofo e sociologo Jean Braudillard denunciava questo tradimento rilevando che «l’informazione, invece di trasformare la massa in energia, produce ancor più massa».
L’informazione, infatti, rende i soggetti passivi, inerti, incapaci di agire criticamente e di dare un senso alla vita, «li rende contenitori vuoti che possono essere riempiti di tutto, passando da uno spot a una velina e da un Gabibbo a una morte in diretta». (Francesco Comina su Mosaico di Pace di Sett.2000).
Forse bisognerebbe distinguere fra “Comunicazione” e ”Informazione”: La prima, a differenza della seconda e ancor più della “Conoscenza”, per suo statuto naturale spesso è destinata a «produrre svariati effetti emotivi (indignazione, identificazione, entusiasmo, disprezzo etc.) a discapito dell’effetto più auspicabile: il ragionamento. Possibilmente critico e autonomo». (Cfr. Paolo Ercolani: Il Manifesto 17.6.2015).
«La comunicazione, attraverso i mass-media la cui espressione ultima è la pubblicità, sospende le leggi della logica e le regole della scienza, fabbrica luoghi comuni, trasforma gli archetipi in stereotipi, impone un mondo di apparenze, veicola l'assoluta signoria degli oggetti e preserva rigorosamente dal mutamento», scriveva Fabrizio Mastrofini sul numero 4 di Bozze88!
Con la conseguenza di coartare le coscienze e, operando sull’inconscio individuale e collettivo, di determinare molte delle decisioni che assumiamo, in campo commerciale (e non solo), lasciando sussistere peraltro la falsa illusione di libertà.
Oggi, di fronte allo tzunami immondo e fangoso di un Salvini che bavosamente impreca ci tocca prendere atto della triste deriva contro la quale Malcom X ci metteva in guardia: «Se non state attenti i Media vi faranno odiare le persone che vengono oppresse e amare quelle che opprimono».



Giovedì 30 Luglio,2015 Ore: 09:07
 
 
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