- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (180) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org Gli pseudonimi e la replica di Renato Pierri a Corrado Augias,di Renato Pierri

Gli pseudonimi e la replica di Renato Pierri a Corrado Augias

di Renato Pierri

Gentile dottor Augias, le avevo raccomandato di non modificare la mia lettera sugli pseudonimi, e lei l’ha tranquillamente modificata cambiandone il senso. L’oggetto della mia lettera erano coloro che scrivono ai giornali firmando con pseudonimi, non i grafomani. E lei invece mi attribuisce le seguenti parole che non ho mai scritto: “Caro Augias, le sottopongo un delicato quesito: i grafomani”. Quando mai? Mi attribuisce ancora: “...grafomani. Io lo sono”. Ma io avevo escluso di esserlo, scrivendo: “Grafomane... ? Ma no, ma no, i giornali non pubblicano roba di poco valore che non interessa a nessuno. E poi, modestia a parte, alcune di quelle lettere sono piccoli capolavori”. Grafomane è un termine dall’accezione negativa e dispregiativa. Rivolto ad uno scrittore è termine offensivo. Non lo sa? Lei poi ignora le mie argomentazioni, non le confuta, ma scrive: “Diciamo la verità, il grafomane, intelligente e in buona fede che sia, altera questa doppia finalità perché toglie spazio ad altri, e soprattutto inquina il rapporto di lealtà mettendosi in maschera”. Il suo ragionamento è sbagliato per due motivi. E’ il valore della lettera, scelta dal giornalista, che toglie spazio agli altri, non chi ricorre agli pseudonimi, che, tra l’altro, non è necessariamente un grafomane. Chi scrive cose giuste e vere in che modo inquinerebbe il rapporto di lealtà? Tutti uguali? Anche chi scrive onestamente cose giuste e vere? Ma non avevo spiegato chiaramente i motivi che mi hanno indotto a ricorrere agli pseudonimi? Che cosa c’entra la lealtà? Infine lei mi attribuisce: “Una giornalista, da quando ha scoperto i miei pseudonimi, cestina le mie lettere. Perché tanta ostilità?”. Io avevo scritto: “... cestina regolarmente le mie lettere che prima regolarmente pubblicava. Un caso? Ma sì, per forza un caso, è una signora intelligente, come potrebbe avere pregiudizi del genere?”. Chi ha parlato di ostilità? Insomma, gentile Augias, mi sembra che lei anziché adeguare la risposta alle lettere, adegui le lettere alla risposta, che costituisce il suo pensiero su un determinato argomento.
Renato Pierri



Domenica 18 Febbraio,2018 Ore: 17:09
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Lettere

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info