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www.ildialogo.org Il diabolico perseverare di Beppe Severgnini,di Carmelo Dini

Il diabolico perseverare di Beppe Severgnini

di Carmelo Dini

Da anni ormai si rimprovera a Beppe Severgnini di pubblicare sul blog “Italians – Corriere della sera” lettere spudorate di misogini incalliti, ma poiché il lupo perde il pelo ma non il vizio, o forse perché lui stesso, il simpatico Severgnini è un misogino magari inconsapevole, le lettere spudorate continuano ad essere pubblicate. Una volta Severgnini ha risposto così: “Se pubblicassi su ITALIANS solo opinioni che condivido, sarebbe una noia (e una scorrettezza). E non posso neppure rispondere a tutte le lettere, per motivi evidenti. A quella di Mr Verni, però, avrei dovuto obiettare subito: lo ammetto”. Lo ammetteva. Sembrava aver capito che pubblicare una lettera vergognosamente maschilista senza un rigo di disapprovazione, significa in qualche modo approvarla, giacché chi tace acconsente.

Ed oggi, 4 gennaio 2018, ecco nuovamente per l’ennesima volta la lettera di un incallito maschilista senza un rigo di disapprovazione. Il titolo: “Violenze domestiche: i dati sono falsati”. Alcune righe da far rizzare i capelli: “Nel 2015 Elizabeth Bates ha dimostrato che l'assunto femminista per il quale gli uomini aggrediscono per controllare e le donne per autodifesa è completamente privo di fondamento. L'unico studio italiano (purtroppo, anche esso metodologicamente deficitario) parimenti suggerisce che anche da noi non esisterebbe alcuna differenza di genere tra le vittime di violenza domestica (Macri et al. 2012). Date queste evidenze, perché l'ISTAT non ha incluso un campione di uomini nelle successive indagini sulla violenza domestica? Si preferisce usare dati parziali e continuare a dilapidare denaro pubblico in programmi fondati su teorie probabilmente sbagliate?”.

Dico, ma c’è bisogno di dati, di statistiche, degli studi di Pinco Pallino per capire come stiano le cose? Non bastano le notizie di ogni giorno sulle donne uccise dagli uomini nel nostro Paese? C’è bisogno di dati per capire che l’uccisione di una donna ogni tre giorni nel nostro Paese è solo la punta dell’iceberg di una infinità di violenze sommerse? Dico, ma nei Pronto Soccorso vi si recano gli uomini maltrattati per farsi medicare, oppure le donne?

Carmelo Dini




Venerdì 05 Gennaio,2018 Ore: 16:24
 
 
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