- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (225) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org LA ROTA DEGLI ESPOSTI,di Beppe Manni

LA ROTA DEGLI ESPOSTI

di Beppe Manni

(gazzetta Domenica 10 Dicembre)
Nella notte del 3 dicembre un bambino è stato deposto nella “Culla termica ninna ho” dell’ospedale Federico II di Napoli. E’ una forma moderna dell’antica Rota degli esposti. La legge 194 prevede il parto in anonimato con la possibilità di porre il neonato in adozione. Il ‘barbaro’ medioevo rispondeva alle nascite indesiderate spesso frutto di violenze di ‘signori’ che si ritenevano padroni delle loro serve. Oppure la miseria estrema portava delle povere madri a sopprimere i neonati. In ogni città, un monastero femminile aveva la “rota degli esposti” un cilindro girevole con due scomparti uno all’esterno e uno all’interno nel quale in modo anonimo veniva depositato il neonato. A Modena era in via Ramazzini. Si suonava una campanella e si scappava. La suora prendeva l’infante e lo cresceva in un brefotrofio. Molti di questi piccoli mal accuditi ma specialmente per mancanza di affetto, morivano. La madre lasciava una pezzo di stoffa o una medaglia spezzata per ritrovare un domani il figlio abbandonato. Molti cognomi hanno origine da questa abitudine: Degli Esposti, Degli Innocenti, Deangeli, Santa Unione, Diotellevi, Bencivenni Incerti, Venturelli. Anche oggi il trauma di una nascita indesiderata può avere come risposta anche questa scelta dolorosa di abbandonare il neonato, non in un cassonetto delle immondizie ma nella moderna “Rota”. “Io non posso tenere il figlio che vorrei allevare e amare, ve lo dono perché un’altra famiglia più fortunata, dia a mia figlia una vita buona che io non posso dare”. Nella Bibbia si racconta di un altro bimbo esposto. Il piccolo Mosè fu nascosto in una cesta e fatto cullare sulle dolci acque del Nilo. Il faraone aveva decretato la morte di tutti maschi ebrei. La figlia del re la vide galleggiare, prese il bambino e lo allevò. Il “Salvato dalle acque” diventò il grande condottiero che liberò il suo popolo. I racconti di Natale ci parlano di un altro piccolo destinato alla morte da Erode e salvato in modo fortunoso dagli angeli. A Modena nella nostra civilissima città abbiamo processioni di cattivo gusto davanti al policlinico contro gli aborti, e non c’è una “Culla termica chiamata Ninna ho” come nella disastrata Napoli, che accolga come la capanna di Betlemme in un tiepido abbraccio un piccolo nato senza famiglia. Le statistiche ci dicono che quest’anno in Italia sono nati quasi centomila bambini di meno. Molte famiglie sarebbero felicissime di abbracciare un neonato tutto loro senza le lungaggini delle adozioni nostrane e straniere. Facciamo in modo che tutti i bambini possano nascere e avere “comunque” una famiglia. Auguriamo tante nuove stelle comete che annuncino che è nato una bambina o un bambino nuovo. Venite a vedere se vi piace.



Domenica 17 Dicembre,2017 Ore: 17:01
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Lettere

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info