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www.ildialogo.org Ecco come si conforta chi ha deciso di porre fine alle proprie sofferenze,di Renato Pierri

Ecco come si conforta chi ha deciso di porre fine alle proprie sofferenze

di Renato Pierri

"Io, Loris Bertocco, sono rimasto solo con la mia malattia: scelgo la morte e vi lascio l’amore", questo il tiolo di una lunga accorata lettera apparsa su La Repubblica del12 ottobre. Trascrivo solo qualche riga: “Sono convinto che, se avessi potuto usufruire di assistenza adeguata, come ho già detto, avrei vissuto meglio la mia vita, soprattutto questi ultimi anni, e forse avrei magari rinviato di un po’ la scelta di mettere volontariamente fine alle mie sofferenze. Ma questa scelta l’avrei compiuta comunque, data la mia condizione fisica che continua progressivamente a peggiorare e le sue prospettive. Avrei però voluto che fosse il mio Paese, l’Italia, a garantirmi la possibilità di morire dignitosamente, senza dolore, accompagnato con serenità per quanto possibile. Invece devo cercare altrove questa ultima possibilità. Non lo trovo giusto. Il mio appello è che si approvi al più presto una buona legge sull’accompagnamento alla morte volontaria (ad esempio, come accade in Svizzera), perché fino all’ultimo la vita va rispettata e garantita nella sua dignità”.
Una signora, religiosissima cattolica signora, sul blog “Come Gesù” del prete e scrittore Mauro Leonardi, nella speranza di farlo desistere dal suo proposito, lo invita a contattarla, ed ecco, tra l’altro, che cosa gli dice: “Si può lasciare amore rinunciando alla vita? La vita va compresa con la vita. La sofferenza si comprende con la sofferenza. L'amore si comprende con l'amore”. E come se non bastasse: “La cosa più importante nella vita è amare, amare tutto, anche il male”.
Non faccio commenti.
Renato Pierri



Lunedì 16 Ottobre,2017 Ore: 19:25
 
 
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