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www.ildialogo.org Avere rapporti sessuali non è un diritto secondo un prete,di Renato Pierri

Avere rapporti sessuali non è un diritto secondo un prete

di Renato Pierri

“La tendenza omosessuale (dove si intende il desiderio sessuale soddisfatto con una persona del proprio sesso) non ha ragioni per essere alimentata: non c’entra qui la simpatia, l’amicizia, l’affetto, il servizio reciproco, il piacere della compagnia; si sta parlando di rapporti sessuali. Per essere chiari: avere rapporti sessuali non è un “diritto” per nessuno, celibe, sposato, omosessuale o eterosessuale; la logica di pensare che si abbia diritto al soddisfacimento delle proprie pulsioni ha una certa storia nel pensiero moderno, ma non è cristiana”.
Parole di un sacerdote sul blog “Come Gesù” del prete e scrittore Mauro Leonardi. Sarebbe come affermare che la libertà non è un diritto. Due persone adulte e responsabili che si amano, secondo questo sacerdote non avrebbero il diritto di avere rapporti sessuali, anche se sposi benedetti da Dio. In altre parole, non avrebbero il diritto di amarsi, non avrebbero la libertà di amarsi. Il prete per negare il diritto di amarsi alle persone omosessuali, finisce per negarlo a tutti. Scrive sopra: “La tendenza omosessuale (dove si intende il desiderio sessuale soddisfatto con una persona del proprio sesso) non ha ragioni per essere alimentata”. In realtà, non ha ragioni per essere repressa. Che cosa se non una inconsapevole sessuofobia può spingere un prete a fare simili ragionamenti? Ad una signora che gli fa osservare che Gesù durante la predicazione non parla dell’omosessualità, risponde: “Ci sono un’infinità di peccati di cui Gesù non parla espressamente nel Vangelo, ma questo non li giustifica: aborto, stragi, mafia, pedofilia, ecc… “. Ingenuità? Ovvio che non li giustifica, ma mentre di questi peccati Gesù non parla ma è come se ne parlasse, giacché la sua predicazione condanna ogni forma di violenza, dell’amore omosessuale non parla, ma non è come se ne parlasse, giacché in base alla sua predicazione non possiamo considerare peccati gli atti di omosessualità. Questi non sono contrari al comandamento fondamentale di Gesù: amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi. Sempre che non ci si voglia arrampicare sugli specchi.
Renato Pierri



Mercoledì 28 Giugno,2017 Ore: 18:28
 
 
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