- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (267) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org Padre James Martin alle prese con Zaccheo,di Elisa Merlo

Padre James Martin alle prese con Zaccheo

di Elisa Merlo

«Il gesuita che sfida i conservatori: "La Chiesa accolga i gay, l'omofobia è un peccato"», questo il titolo di un articolo su La Repubblica del 9 giugno. Si tratta di un’intervista a padre James Martin, consulente principe del nuovo film di Martin Scorsese Silence e autore del libro “Building a Bridge”, dedicato all’accoglienza delle persone Lgbt. Il gesuita non fa latro che ripetere ciò che già è scritto nel Catechismo della Chiesa Cattolica: “Costoro... devono essere accolti con rispetto, compassione, delicatezza” (n. 2358). Aggiunge però che l’omofobia è un peccato. Ma non è un’ovvietà? Il giornalista chiede: “Quale fatto del vangelo si avvicina di più all’idea della accoglienza delle persone Lgbt?”. E lui: «Per me, la storia di Zaccheo, nel Vangelo di Luca (19, 1-10) è un passaggio importante da considerare. Zaccheo era il capo degli esattori delle tasse a Gerico, una posizione che lo poneva nella situazione di pubblico peccatore a Gerico. Zaccheo si è arrampicato sull'albero di sicomoro, cercando di vedere ‘chi era Gesù’, mentre Gesù passava. Quindi la figura di Zaccheo è molto simile alla persona Lgbt oggi: cercano di vedere chi è Gesù, cercano di avvicinarsi a Gesù, ma sono considerati pubblici peccatori, e devono fare molta strada per avvicinarsi a lui. E come Gesù tratta Zaccheo? Non grida ‘peccatore!’ No, gli dice, ‘oggi devo venire a casa tua’». La differenza però è che Zaccheo non era solo considerato un peccatore, ma era realmente un peccatore. Paragonando gli omosessuali a Zaccheo, padre Martin finisce per affermare che gli omosessuali sono peccatori, ovviamente se non osservano la castità per tutta la vita. Ed è ciò che fa la Chiesa, basta leggere il Catechismo: “Le persone omosessuali sono chiamate alla castità” (n. 2359). Pretesa crudele, insensata. Ma così va il mondo, certamente non il cielo.
Elisa Merlo



Mercoledì 14 Giugno,2017 Ore: 19:34
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Lettere

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info