- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (267) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org MI DIFENDO o NO ? E COME ?,di Angela Fabbri

Lettera
MI DIFENDO o NO ? E COME ?

di Angela Fabbri

Al 5 di aprile avevo scritto così:
Sento continuamente parlare di quale reazione si può avere a un’aggressione che ci viene fatta in casa. Cioè nella nostra casa, quella dove abitiamo.
E si dibattono sul fatto dell’uso di una pistola per difendersi dal violatore della proprietà privata (tale è, anche se la casa non ci appartiene).
Si può, non si può, come si può, come non si può.
Fotografano la scena: dove stavi, dove stava l’aggressore, era armato lui, ti sei armato tu e se sì perché l’hai fatto, hai sparato tu ma lui ti aveva solo detto che ti sparava ( e quindi non ha sparato perché non ha fatto in tempo ), l’aggressore si è preso paura e è scappato ma tu avevi il dito che tremava sul grilletto e ti è partito un colpo che l’ha preso di schiena…
Ragazzi! Ma quali armi, quali armi ha per difendersi, una persona aggredita di sorpresa?
Sono una donna normale, non ho pistole sparse nei cassetti e se un estraneo me ne porta in giro per casa posso innervosirmi molto.
E magari usare armi improprie.
Perché non tiriamo fuori la classica padella? Visto che in cucina il mattarello (che forse verrà rispolverato dalle prossime elezioni politiche) non si usa più.
Al 4 di maggio, dopo l’approvazione della Nuova Legge sulle Aggressioni, mi è venuta spontanea una scenetta:
Mi entra in casa un ladro.
O è un semplice intruso?
E’ giorno o notte?
Boh, facciamo che è notte così è più semplice rientrare nella Legge di cui parlo.
Impugno la pistola, regolarmente detenuta (vedi il mio Porto d’Armi nel cassetto del comò) e la punto sull’intruso.
Comincio l’Interrogatorio, secondo la Legge.
Ma l’intruso, che ha evidentemente meno scrupoli di me e più pratica in simili frangenti, mi prende il polso, torce la mia mano ancora ben salda sull’arma e m’infila la canna della pistola in bocca (‘pistola’ intesa qui come rivoltella, il calibro non lo ricordo).
A questo punto si sono realizzate tutte le condizioni richieste dalla Legge.
Sono in pericolo di vita.
E posso premere il grilletto.
(Angela Fabbri, Ferrara notte fra 4 e 5 maggio 2017)



Martedì 09 Maggio,2017 Ore: 22:06
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Lettere

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info