- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (228) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org Il ben di Dio all’Aventino, a Roma,di Renato Pierri

Il ben di Dio all’Aventino, a Roma

di Renato Pierri

Una giornata bella di sole, giornata di primavera a Roma, ancora più bella se uno, nonostante gli anni che non sono pochi, fa la fatica di salire a piedi per Via di Porta Lavernale, fin su, alla chiesa di Sant’Anselmo, all’Aventino. Ancora più bella però, la giornata, se prima si passa a far colazione nel caffè - pasticceria appena all’inizio di Via Marmorata. Ottime le paste, le ciambelle fritte, i cornetti, e c’è tanta bella gente, allegra, ben vestita. E’ un piacere vedere il locale bello, le torte belle, la gente bella. E una visitina al vicino vecchio negozio di gastronomia, con dentro tutto il ben Dio, pure è cosa che fa piacere. Anche qui tanta bella gente, allegra, ben vestita. I signori che abitano all’Aventino, dove non c’è l’ombra di un negozio, vengono qui ad acquistare cose buonissime e costosissime. Tanta gente anche a Piazza Cavalieri di Malta. Ci sono i turisti in fila che aspettano pazientemente di poggiare l’occhio sul grande portone della Villa del Priorato di Malta, per guardare attraverso il buco della serratura. Per ammirare la splendida prospettiva della Cupola di San Pietro, che appare lungo il viale dei Giardini dell’ Ordine, costeggiato da alberi. Anche davanti alla chiesa di San Bonifacio e Alessio c’è tanta gente, non proprio allegra, non proprio bella. Ma forse una sua bellezza ce l’ha, una diversa bellezza. Fanno la fila. Dal basso, dal quartiere Testaccio, da Ostiense, i poveri salgono all’Aventino, per andare a ricevere il pasto che offre la parrocchia di San Bonifacio e Alessio. Il loro ben di Dio all’Aventino. S’incrociano, sulla Via di Porta Lavernale, i signori che scendono e i poveri che salgono. I glicini spandono nell’aria il loro profumo. Così va il mondo.
Renato Pierri



Giovedì 13 Aprile,2017 Ore: 19:35
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Lettere

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info