Al Direttore  del “Il Dialogo” dr. Giovanni Sarubbi.

Direttore, sulla punta dei piedi mi permetto di commentare il Suo editoriale  “Errare é umano, perseverare é diabolico” del 12 marzo scorso.

Il materialismo sta caratterizzando i tempi attuali. Ciò vale a dire che, fondamentalmente e sostanzialmente, per questa corrente filosofica, tutte le cose hanno una natura materiale; ovvero che il fondamento e la sostanza della realtà sono materiali.

Appena collocato in pensione, ho lasciato l’Europa.  Mi sono trasferito in Ghana. Mi ospita Prampram, un villaggio distante circa una settantina di chilometeri dalla capitale Accra. Il contatto con la Natura realizza meglio il mio idealismo, quella certa visione del mondo per cui la realtà è spirituale e veri sono solo l'idea, la sostanza spirituale, il pensiero.

Indipendentemente dalla validità delle religioni e delle varie numerose filosofie,  per me esiste un’Attività Ideale Creatrice. Attraverso l’idea posso elevarmi, sublimare la materia, posso dirigermi verso dimensioni ideali non soggette ai limiti. La materia m’imprigiona, l’idea mi libera. Ebbene, come una farfalla, prendo il nettare dove si trova.  

Per esempio, condivido e provo a seguire gli ideali suggerimenti esternati nel Vangelo secondo Matteo (Mt 5,38-48)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio e dente per dente”. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due. Dà a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle. Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico”. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».

Un Uomo di nome Gesù, nel Discorso della Montagna, ci chiede di superare l’equilibrio del diritto, della giustizia retributiva, della proporzione della vendetta, della proporzione tra l’azione e il risultato sperato; ci chiede di superare, come fa l’Idea Creatrice, il criterio del merito, nel nostro rapportarci con gli altri uomini.

Poniamo. Ho una tenuta nella quale esercito delle attività di ristoro. Ho un’affezionata clientela e qualcuno che rema contro. Vengo a sapere che uno di questi vuole entrare nel mio territorio per tirare i miei clienti dalla sua parte! Cosa faccio? Chiamo la Polizia per interdirgli l’ingresso? No! Gli spalanco la porta, lo invito ad un edificante confronto in nome di una pacifica convivenza. Poi gli concedo di sentirsi libero di agire in casa. Non dovessi avere i lumi della ragione, al mio S.O.S, dovrebbe essere la Polizia a suggerire all’eventuale ospite poco gradito di avvicinare in primo luogo il proprietario della tenuta per un indispensabile dialogo riparativo, prima di mangiare nel piatto dove ha sputato. In questo modo si creerebbero i precedenti, positivi o negativi, per i quali discutere sulle posizioni assunte.

Esiste anche la Mediazione. L'obiettivo della mediazione è di condurre le parti a trovare un punto di incontro o una soluzione di comune accettazione attraverso l'ausilio di un terzo: il mediatore che opera tra le parti in conflitto per aiutarle a migliorare la comunicazione tra di loro attraverso l'analisi del conflitto che le divide, con l'obiettivo di consentire ai soggetti di individuare e scegliere essi stessi un'opzione che, componendo la situazione conflittuale, realizzi gli interessi ed i bisogni di ciascuno.  

A questo punto, é facile intuire la mia tesi: hanno sbagliato Salvini, De Magistris. Il Ministro e tutte le parti in gioco. Manca l’Uomo. Manca l’Uomo di cambiamento. Manca l’Uomo portatore di Ideali. Allora c’é competitività, guerra, pretesa di essere dalla parte del giusto a torto o ragione. Tutti lontani dalla strada che porta alla pace. Vige il Materialismo.

No, signor Direttore. Certamente non sono migliore degli altri. Ho solo voglia di capire e orientaermi verso illuminanti orizzonti. Gradisca i miei spontanei saluti, signor Direttore e buon lavoro.

15 marzo

Giovanni Carbone