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www.ildialogo.org Preghiere inutili per un bambino malato,di Veronica Tussi

Preghiere inutili per un bambino malato

(dialogo immaginario tra due monache su una storia vera)


di Veronica Tussi

Veronica: “Ma tu hai letto, Teresa mia, che cosa scrive don Mauro Leonardi sul suo blog? Aspetta: «Sono felicissimo di far conoscere nelle ore della vigilia di Natale la bellissima storia di Mirco, bimbo di tre anni malato di un gravissimo tumore che avrebbe dovuto morire nel giro di 10 giorni e che invece, inspiegabilmente, migliora di giorno in giorno. L’intenzione mia e della zia di Mirco è che, nel far conoscere questa storia, tante persone si associno alla preghiera per la guarigione di Mirco»”
Teresa: “So già come la pensi, amore mio, pensi che pregare per la guarigione del piccolo Mirko è perfettamente inutile. Se guarirà, e sia io sia tu speriamo che guarisca, non dipenderà certo dalle preghiere. Tuttavia, io una preghierina la farei lo stesso. Non si sa mai”
Veronica: “Ma sì, ma sì, preghiamo pure. Mi sorprende l’ingenuità del prete, che tra l’altro, lo sai, mi è tanto simpatico. A sentir lui, sembra che più sono le persone che si associano alle preghiere, maggiore sono le possibilità che il bimbo guarisca”
Teresa: “Sì, con quel “inspiegabilmente” il sacerdote sembra già alludere alla possibilità di un miracolo dal cielo”
Veronica: “E questo perché non si pensa a tutti i bambini, uguali a Mirco. Miracolo per uno sì e mille no? E perché?”
Teresa: “Hai ragione, cara, perché uno sì e mille no? Le preghiere di una solo madre disperata valgono forse meno delle preghiere di tante persone che si associano?”
Veronica: “Ma certo, arriva in paradiso una valanga di preghiere tutte per il piccolo Mirco. San Pietro le prende tutte e le scarica davanti alla Madonna, che le porta al Figlio. E come fa il Figlio a tirarsi indietro? Non può dire di no alla sua mamma, e compie il miracolo invocato. Per un altro bimbo, magari nella stanza a fianco a quella di Mirco, nello stesso ospedale, sono arrivate in cielo le preghiere accorate di pochissime persone, e di conseguenza niente miracolo, niente guarigione inspiegabile, il bimbo muore.
Veronica: “Oltre don Mauro, mia cara, ci sono altri ingenui in questa storia. Senti che cosa scrive la zia del piccolo: «Buongiorno don Mauro... Sono venuta a conoscenza del fatto che Marija Pavlovic Lunetti vive a Monza e sul suo Blog ho letto che lei l’ha incontrata. Questa grave malattia ci sta portando a conoscere persone meravigliose e tanto impegnate. Mi rendo conto di aver vissuto in una profonda ignoranza. Vorrei tanto poter arrivare anche a Marija e chiederle di pregare per Mirco. Non conosco un modo meno sfrontato per chiederle se lei può aiutarmi a contattarla. So che c’è tanta gente che soffre e che chiede grazie, ma non potevo non fare anche solo questo piccolo tentativo»”
Teresa: “Che grande pena, poverina. Ci si aggrappa a tutto. Io la capisco. Tu pensa, poverina, magari sarà rimasta anche delusa, amareggiata, giacché don Mauro le risponde che non ha rapporti con la veggente di Medjugorje. E come indurre il buon Dio a salvare il piccolo senza le preghiere della veggente?”
Veronica: “Ma queste cose lei le scriveva nel mese di agosto. Adesso, senti che cosa scrive, mi verrebbe da dire grazie a Dio, anche se so che Dio nella vicenda non c’entra per niente, scrive: «... da metà novembre a questa parte migliora di giorno in giorno. Dagli esami strumentali, purtroppo, il quadro rimane per lo più invariato seppur leggermente e inaspettatamente migliorato (i medici suppongono per un effetto molto ritardato della radioterapia), ma noi continuiamo a sperare che Mirco possa continuare a migliorare, “inspiegabilmente”, proprio come ha fatto finora. Confidiamo in Dio e continuiamo a pregare perché Mirco possa guarire. Grazie per le sue preghiere e per tutte le persone che ha voluto coinvolgere. Se Mirco è qui è anche grazie a voi». Vedi? E’ persuasa che il bambino sta meglio anche grazie alle preghiere di don Mauro e associati. Ma è possibile?
Teresa: “Fa tenerezza, tanta tenerezza”
Veronica: “Sì, viene sempre il dubbio, però: è giusto lasciare nell’illusione queste persone, oppure è giusto aprire loro gli occhi, dire loro la verità?”
Teresa: “Non lo so, non lo so. Speriamo con tutto il cuore che il bambino guarisca, ma se ciò non avvenisse, che cosa dovranno pensare tutti coloro che hanno tanto pregato? Che non è servito a nulla? Che il buon Dio non si è mosso a compassione?”
Veronica: “Alcuni in questi casi perdono la fede, altri dicono che non possiamo comprendere i disegni di Dio... Senti ancora che cosa le chiede don Mauro: «Mi dai la possibilità di pubblicare sul mio blog le tue mail?». E lei risponde: «Certo, anzi, grazie: in questo modo tanta altra gente pregherà per lui»“.
Teresa: “Persuasissima, poverina, che più gente prega, più possibilità ci sono di un intervento divino”.
Veronica Tussi



Venerdì 30 Dicembre,2016 Ore: 14:10
 
 
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