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www.ildialogo.org Halloween: chi ha paura delle zucche intagliate?,di Carmelo Dini

Halloween: chi ha paura delle zucche intagliate?

di Carmelo Dini

Immancabilmente ogni anno, quando ricorre la festa di Halloween, esce fuori il guastafeste, che vede un diavoletto in ogni zucca. Spesso il guastafeste è un ecclesiastico. Nel 2004 padre Gabriele Amorth, esorcista della Santa Sede, a proposito della festa di Halloween, che si sta diffondendo sempre più anche in Italia, affermò: «Penso che la società italiana stia perdendo il senno e il senso della vita, l’uso della ragione, e sia sempre più malata». Quattro anni fa, novembre 2012, don Ermes Macchioni, prete ed esorcista, dichiarò che Halloween era la festa del demonio, e che le mamme dovevano stare attente, giacché dietro vestiti neri, cappelli a punta, zucche intagliate, si nascondeva il demonio. Due anni fa, novembre 2014, il guastafeste fu un altro esorcista, un altro che aveva l’ossessione del diavolo nella zucca. Don Aldo Buonaiuto, esorcista e animatore del servizio anti-sette della Comunità Papa Giovanni XXIII, dichiarò che la festa di Halloween “può aprire la porta al Maligno”. Per fortuna, l’anno successivo, per la prima volta, un altro prete, non esorcista grazie a Dio, don Mauro Leonardi, pubblicò un bell’articolo su l’Huffington Post (30 ottobre 2015) intitolato: “Da prete plaudo a Ethan e alle zucche di Halloween”. Ne trascrivo poche righe: «E poi, la volete sapere l’ultima? Le zucche per l’1 novembre non le hanno inventate Halloween e i satanisti, ma c’erano già, qui da noi, in Italia. In Abruzzo, in passato, andavano in giro con la zucca chiedendo offerte (dolcetti) per le anime dei morti; in Puglia, a Orsara in particolare, la festa si chiamava “fuuc acost” e si decoravano le zucche chiamate “cocce priatorje”; a Serra san Bruno (Calabria, non è il Michigan) si intagliava la zucca per ottenerne un teschio (in dialetto “coccalu di muortu”) e i ragazzini bussavano agli usci delle case e esordivano con la frase “mi lu pagati lu cuccalu?” che tradotto significa “me lo pagate il teschio?”». Un prete controcorrente, coraggioso, finalmente!

Carmelo Dini

27/10/2016



Sabato 05 Novembre,2016 Ore: 10:07
 
 
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