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www.ildialogo.org Un credente può diventare ateo per un errore,di Renato Pierri

Un credente può diventare ateo per un errore

di Renato Pierri

“Ringraziavo tutti i giorni Dio, tutti i giorni gli chiedevo di proteggere i miei figli, come ho potuto fidarmi?”, queste, a un dipresso, le parole di una signora sopravvissuta al terremoto di Amatrice, dopo essere stata ore sotto le macerie, ed aver perso due figli. Intervistata, ancora, a distanza di tempo, il 1 novembre, durante una trasmissione televisiva, ha detto che oggi era “costretta” a credere, giacché non poteva pensare che i suoi figli non esistessero più. Uno tra i diversi motivi che inducono credenti a perdere la fede, è la delusione amara di non veder ascoltate le proprie preghiere, soprattutto nel caso della perdita di persone care. Ma qual è l’errore? Perché alla disperazione per la perdita di persone, si aggiunge l'amarissima delusione? L’errore grave è credere d’avere la possibilità, mediante la preghiera, di indurre Dio ad intervenire nelle vicende terrene. Prego Dio di proteggere i miei figli, e Dio protegge i miei figli. E se non lo prego, Dio non li protegge? E Dio proteggerebbe i figli i cui genitori sono credenti e pregano, e i figli degli altri li lascerebbe perdere? Non dovrebbero essere tutti uguali, i figli, agli occhi di Dio? Se i credenti smettessero di pensare che Dio interviene nelle vicende terrene, non andrebbero incontro a delusioni amare, con la conseguenza, alle volte, di diventare atei.
Renato Pierri



Sabato 05 Novembre,2016 Ore: 09:36
 
 
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