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www.ildialogo.org Cremazione. Vescovi carissimi, perché non v’impicciate dei defunti vostri?,di Renato Pierri

Cremazione. Vescovi carissimi, perché non v’impicciate dei defunti vostri?

di Renato Pierri

Don Mauro Leonardi scrive sul  blog “Come Gesù”:  «La Congregazione per la Dottrina della Fede ha messo a punto una “Istruzione” circa la sepoltura dei defunti e la conservazione delle ceneri in caso di cremazione che ha una novità: la cremazione non è contraria alla fede ma non è permessa la dispersione delle ceneri  “nell’aria, in terra o in acqua o in altro modo” né la loro conversione “in ricordi commemorativi, in pezzi di gioielleria o in altri oggetti, come i diamanti pubblicizzati da aziende svizzere e prodotti con i resti del caro estinto.“ Perché un intervento così autorevole su una pratica così terrena e marginale come la questione del cadavere, visto che la religione parrebbe per definizione occuparsi di cose spirituali?». Io farei una domanda diversa: “Possibile che la Chiesa debba sempre impicciarsi dei fatti anche più personali dei fedeli spirituali o materiali che siano? E se la persona cara scomparsa esprime il desiderio che le sue ceneri siano disperse nelle acque del mare, che facciamo, ascoltiamo il caro defunto oppure i vescovi? Il sacerdote spiega pure il perché di un’intromissione così  autorevole nella nostra relazione con una persona cara scomparsa: «Amiamo solo con il corpo, con la presenza. Ecco perché non disperdere le ceneri nell’aria o nel mare. Chi si ama si custodisce, si incontra, si attende». E allora? E se, anziché conservare le ceneri, si preferisse toccare un oggetto appartenuto alla persona cara? Per me, ad esempio, è importante prendere tra le mani, ogni tanto, l’orologio da taschino con la catenella, appartenuto a mio padre. Lo tengo qui accanto al computer. Era in vacanza a Pescasseroli, papà. Mi diede l’orologio: “Tienilo tu”. Provai a dirgli: “Ma no, perché te ne devi privare?”. E lui: “Tanto a me non serve, non le vedo più le lancette”. E la fotografia di mia madre nel portafogli non è più importante delle sue ceneri? E la foto del caro fratello che mi guarda dal portaritratti, mentre tiene una mano sotto il mento di una mia figlia, bambina, stringendola a sé, non è più importante delle sue ceneri? Ma suvvia, cari, vescovi, perché non v’impicciate dei defunti  vostri?
Renato Pierri



Giovedì 27 Ottobre,2016 Ore: 22:26
 
 
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