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www.ildialogo.org La Natura e l’uomo,di Rosario Amico Roxas

Lettera
La Natura e l’uomo

di Rosario Amico Roxas

Ancora una volta Madre Natura impone all’uomo la sua indiscutibile superiorità che mortifica le presunzioni e condiziona le scelte umane che l’uomo realizza per tornaconto personale di pochi personaggi collusi tra di loro, alla ricerca esasperata di benefit, come se l’acquisizione di taluni privilegi, a danno della collettività, potessero durate in eterno. L’evoluzione della Storia vorrebbe collocare l’uomo al centro del proprio mondo, malauguratamente però, la posizione centralistica viene regolarmente usurpata da perniciosi personaggi che cercano l’accaparramento del potere e con esso insulse ricchezze, destinate a durare il breve spazio di una vita; dietro l’angolo c’è la fine, che arriva senza alcuna ipotesi di rinvio, e cancella le velleità.
Vogliamo illuderci che l’animale “Uomo”, faccia parte integrante della Natura, ma si tratta di una pia illusione; al più l’uomo è il diretto nemico della Natura, vuoi per presunzione, vuoi per congenita viltà, vuoi per avidità di possedere  ciò che appartiene alla Natura.
La Natura non si difende dall’uomo, anche se spesso reagisce alle malefatte umane, perché non lo tiene neanche nella più miserabile attenzione, mentre questo maldestro animale (non domestico) si è convinto di essere superiore alla Natura, di poterla uccidere, o, in un momento di generosità, anche salvarla; così la Natura reagisce ai torti che è costretta a subire, allora sono dolori.
Tutte le specie viventi nascono, crescono, si sviluppano e muoiono, ma anche scompaiono dall’elenco degli esseri viventi.  Qualche milione di anni addietro l’uomo non c’era, ma c’erano i dinosauri; scomparsi i dinosauri, sembra a causa della collisione con un corpo celeste, dopo altri milioni di anni è apparso l’uomo, e non so bene se il pianeta ci abbia guadagnato.
Fra qualche altro migliaio di anni  (o anche molto meno se continua quest’andazzo nucleare)  non ci sarà più la specie umana e si preparerà una successione con altre specie. I danni provocati dall’uomo diventeranno oggetto di terapia intensiva da parte della stessa Natura, che correggerà gli errori e curerà se stessa, per ricominciare un ciclo che già deve essersi verificato molte volte nell’arco dei 14 miliardi di anni che si separano dal Big Ben.
A cosa serve dire tutto ciò ?
Serve solamente a identificare la pochezza dell’essere umano e la gigantesca presunzione che lo anima, ritenendosi l’alfa e l’omega dell’universo, mentre non è che un pulviscolo insignificante in un immenso deserto.
Ancora un terremoto ha ferito una larga parte del Centro Italia, ma dobbiamo chiederci se abbia colpito anche le coscienze !
In un precedente disastro sismico, ci furono (cosiddetti) “uomini”  che se la ridevano al pensiero di un rapido accaparramento di lavori urgenti sui quali avrebbero lucrato, non considerando che si sarebbe trattato di un lucro sulla pelle di propri simili che avevano subito la sventura di trovarsi nel posto sbagliato e nel momento sbagliato. Non sappiamo se già altri personaggi se la ridono in attesa di congrui lavori, ma c’è poco da sperare, constatata l’avidità che  tiene sotto rigido controllo molte delle attività, specialmente pubbliche.
Rosario Amico Roxas



Domenica 28 Agosto,2016 Ore: 13:10
 
 
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