Leggete questa notizia: “(ANSA) – Mantova - Si è spento nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale di Bergamo Eric, il bimbo di 9 anni di nazionalità indiana investito lunedì scorso a Dosolo (Mantova) da un'automobile mentre, in bicicletta, stava recandosi in parrocchia per partecipare al Grest, il gruppo ricreativo estivo.

Il piccolo è il 26esimo bambino che ha perso la vita nel 2016. E’ il secondo piccolo ciclista travolto e ucciso in questo mese di luglio”. Sapete perché sono morti questi piccoli innocenti? Perché le loro mamme e i loro papà non avevano un angelo custode pronto a salvare il loro bimbo, e loro stessi, i piccoli, non avevano un angelo custode. Non tutti hanno la fortuna di avere un angelo custode.  Maria Teresa Ruta ha avuto questa fortuna. Lei, l’angelo custode ce l’ha, e per questo la sua bimba si salvò tanti anni fa. La storia l’ha raccontata lei, ieri sera, durante la trasmissione “La strada dei miracoli” su Rete 4. La sua bimbetta attraversò la strada, una macchina l’investì e la piccola restò illesa grazie ad un angelo. L’annunciatrice televisiva ha raccontato che lei assistette all’incidente, restò pietrificata, senza possibilità di gridare, vide la bimba che volava sul parabrezza della macchina, ma la vide “sfocata”. Così ha detto, “sfocata”. Non sarà perché a Maria Teresa si era annebbiata la vista per lo spavento? Ma no, ma no, sicuramente l’angelo aveva avvolto la piccola nella bambagia. La cosa divertente è che a “Cristiani Today” (17 maggio 2016), Maria Teresa diede una versione un po’ diversa. Trascrivo:  “Vidi tutta la scena da lontano, ma la cosa strana è che in quel momento non urlai e non mi disperai, era come se sentissi una mano sulla spalla che mi tranquillizzava. Vidi la scena al rallentatore, lei che volava per poi scaraventarsi sul suolo. Vedevo lei e una presenza al suo fianco sfocata”. Buon Dio, ma che giustizia è questa? Perché non hai dato a tutte le mamme che hanno perso bambini, a tutti i bambini morti in incidenti, un angelo in gamba come quello di Maria Teresa Ruta?

Renato Pierri