- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (275) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org Il diaconato femminile e le mie lettere come profezie...,di Renato Pierri

Lettera
Il diaconato femminile e le mie lettere come profezie...

di Renato Pierri

La bella notizia: «Papa Francesco ha annunciato che istituirà una Commissione di studio sul diaconato femminile nella Chiesa primitiva ritenendo che le donne diacono sono "una possibilità per oggi". Se all'annuncio seguirà una decisione favorevole al diaconato femminile, si riaprirà una prospettiva che lo stesso Papa Francesco sembrava considerare definitivamente chiusa. Il diaconato, infatti, è il primo grado dell'ordine sacro, seguito dal sacerdozio e dall'episcopato». E grande la mia soddisfazione. So che un elenco di titoli è cosa noiosa, ma ne trascrivo solo una piccolissima parte per far capire il motivo della mia soddisfazione. Sono i titoli delle mie lettere sui giornali: “Quando vedremo una donna sull’altare” (La Repubblica 1 luglio 2006); Sacerdozio femminile. Il Papa cambi idea” (La Stampa 18 agosto);Per la Chiesa le donne ancora eterne minorenni” (Micromega 11 settembre 2009); Il sacerdozio femminile è un delitto per la Chiesa” (La Repubblica 17 luglio 2010); Il sacerdozio femminile? Toglierebbe potere agli uomini” (Affaritaliani  22 novembre 2010); “La Chiesa e le donne” Il Sole 24 Ore 27 aprile 2011); “Le donne rimosse dal Papa” (Il Manifesto 28 novembre 2013); Sacerdozio femminile e la disgrazia di nascere con la cosina” (blog “Come Gesù” 23 giugno 2014). Trascrivo per intero, invece, una lettera apparsa sul Corriere della Sera il 14 marzo 2014,  che sembra una profezia: Le donne e il sacerdozio. L’apertura di papa Francesco - Leggo su La Repubblica del 7 marzo: “Mai così tante al governo, la grande occasione. In un rapporto di Openpolis, i numeri di un ritardo storico, anche a confronto con gli altri Paesi. L'80% degli incarichi rimane agli uomini. Con due tabù: Quirinale e Palazzo Chigi”. C’è un altro tabù però del quale non si osa parlare, soprattutto in questo periodo in cui nessuno vuole dispiacere alla Chiesa e soprattutto a papa Francesco. E non riguarda solo il nostro Paese, ma tutte le nazioni in cui è diffusa la religione cattolica. Alle donne nella Chiesa è negato il potere, giacché è negato loro il sacerdozio. Eppure io credo che papa Francesco, che è uomo sensibile e intelligente, sappia in cuor suo che è cosa cattiva e ingiusta impedire ad una donna di abbracciare il sacerdozio. Credo che papa Francesco sappia in cuor suo, che la Chiesa basa la sua irremovibile posizione su un futile pretesto: “Gesù Cristo non ha chiamato alcuna donna a far parte dei dodici” (Inter Insigniores).  Le ragioni, però, che “obbligarono” Gesù a non inviare delle donne “come pecore in mezzo ai lupi” (Mt 10,16), oggi non esistono più. Oggi non c’è nessuna ragione seria per escludere le donne dal sacerdozio. Se il Papa lo dichiarasse apertamente, nella Chiesa ci sarebbe davvero una rivoluzione. Rivoluzione che sicuramente avrebbe i suoi effetti anche sulla nostra società”. Bella soddisfazione, bella qualsiasi sarà la decisione.
Renato Pierri



Venerdì 13 Maggio,2016 Ore: 16:31
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Lettere

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info