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www.ildialogo.org Gesù, e il partito “Il Popolo della Famiglia”,di Carmelo Dini

Lettera
Gesù, e il partito “Il Popolo della Famiglia”

di Carmelo Dini

Da quell'ignorante che sono di politica, come del resto di tantissime altre cose, vengo a conoscenza solo oggi, grazie al blog “Come Gesù” del prete e scrittore Mauro Leonardi, dell’esistenza del partito “Il Popolo della Famiglia”. E poiché conosco appena un po’ il Vangelo, ho pensato che in un partito del genere Gesù si sarebbe sentito un po’ a disagio. Intanto perché lui non apparteneva al tipo di famiglia difesa strenuamente dall’importantissimo partito. Eh sì, perché come ben si sa Giuseppe non era il padre biologico di Gesù, e questo partito tiene moltissimo ai genitori biologici. Inoltre, stando a quanto afferma la Chiesa, Giuseppe pur avendo lasciato il padre e la madre non si unì alla propria moglie e i due non diventarono mai, perlomeno materialmente, una carne sola (Cfr. Mt 19,5). Ma leggendo il Vangelo è facile capire che Gesù, a differenza del partito “Il Popolo della Famiglia”, non aveva l’ossessione della famiglia. Si potrebbe dire, se l'espressione può passare, che Gesù aveva l’ossessione dell’amore, questo sì, l'amore per il Padre e per gli uomini per lui veniva prima della famiglia, prima di tutto.  Aveva dodici anni quando, senza preoccuparsi di avvertire i genitori, si separò da loro per starsene nel tempio in mezzo ai dottori. La madre lo rimproverò giustamente: “Figlio, perché hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, addolorati, ti cercavamo!”. Per ben tre giorni lo avevano cercato, poveracci! E lui, anziché scusarsi, chiedere perdono: “Perché mi cercavate? Non sapevate che io mi devo occupare di quanto riguarda il Padre mio?”. Povero Giuseppe, chissà come dovette sentirsi in quel momento. “Essi però non compresero ciò che aveva detto loro”, riferisce Luca.  Insomma, non c’era comprensione in quella famiglia. Durante la predicazione, ugualmente Gesù non sembrò preoccuparsi molto della famiglia. Non aveva l’ossessione della famiglia, Gesù. C’è un passo del Vangelo in cui è proprio il Signore a spiegare qual è per lui la vera famiglia: “Qualcuno gli disse: «Ecco: tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e chiedono di parlarti». Ma egli rispose: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?... Chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, questi mi è fratello, sorella e madre»”  (cfr Mt 12, 47 – 50). Povera Maria, e dire che proprio lei aveva fatto la volontà del Padre. Ovviamente Gesù non voleva rinnegare i legami naturali che lo legavano alla madre, voleva semplicemente affermare che i legami naturali passano in seconda linea rispetto alla nuova parentela che si forma fra tutti coloro che fanno la volontà del Padre. Se il partito “Il Popolo della Famiglia” fosse esistito al tempo di Gesù, sicuramente i suoi membri si sarebbero schierati dalla parte di coloro che lo crocifissero, qualora lo avessero sentito pronunciare le seguenti parole: “Vi sono eunuchi che si resero tali da sé per il regno dei cieli. Chi può comprendere, comprenda” (cfr Mt 19,12). Quante famiglie in meno nella società, a causa di queste parole? Sicuramente i membri del partito “Il Popolo della Famiglia”, sempre se questo fosse esistito al tempo di Gesù, avrebbero gridato: “A morte costui! Vogliamo libero Barabba!” (Lc 23,18), qualora lo avessero sentito pronunciare le seguenti tremende parole: “Sono venuto a separare l’uomo da suo padre, la figlia da sua madre, la nuora da sua suocera; sì, nemici dell’uomo saranno quelli di casa sua” (10,35).  Gesù voleva dire che a causa sua poteva anche accadere che la famiglia si dividesse, ma agli occhi degli strenui difensori della famiglia, il Nazoreo sarebbe apparso come un grande disgregatore della stessa. In conclusione si può senz’altro affermare che questo importantissimo partito, di cui ignoravo l’esistenza, non potrebbe essere il partito di Gesù.
Carmelo Dini 



Venerdì 15 Aprile,2016 Ore: 22:33
 
 
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