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www.ildialogo.org UNO SPIACEVOLE EPISODIO DI " MALA SANITA' " AVVENUTO A TRIESTE, CITTA' MITTELEUROPEA,di Claudio Cossu

UNO SPIACEVOLE EPISODIO DI " MALA SANITA' " AVVENUTO A TRIESTE, CITTA' MITTELEUROPEA

di Claudio Cossu

E' stata effettuata, recentemente, una interessante indagine sui riflessi della corruzione nella sanità italiana, realizzata da "Transparency International Italia", "Censis", "Ispe-Sanità" e "Rissc" (vedi "Avvenire" del 7 aprile 2016, pag. 4). Come risultato, tra l'altro, e' stato accertato che in 4 Aziende sanitarie su 10, nel nostro Paese, si sono verificati - negli ultimi 5 anni - spiacevoli ed intollerabili episodi di corruzione e, le parole sono di Raffaele Cantone, Presidente dell'Anticorruzione ..." la sanità si è dimostrata il terreno di scorribande da parte di delinquenti d'ogni risma.."" Tale indagine ha rivelato, inoltre, che il 77 per cento dei dirigenti sanitari, ammette un pericolo di corruzione nella relativa Azienda di appartenenza. Questo perchè " la torta sanità " vale una cifra enorme : 110 (centodieci) miliardi di euro l'anno da cui "". ..6 miliardi vengono sottratti - si stima - alla cure...""( sempre da Avvenire dd. 7 aprile 2016, pag.2). Ma i guadagni illeciti, i reati di corrutela nel settore sanitario, costano cari per tutti, ma soprattutto per le classi meno abbienti, per gli utenti più anziani e malati e per i diversamente abili. Come curare, dunque, questa disgustosa e repellente patologia, questa emorragia di denaro che colpisce ingiustamente la collettività? Ma con i risparmi, perbacco, con l'applicazione di una rigida e forte "speding review" e migliorare così, se non sanare, i bilanci delle varie Regioni. Ma la suddetta manovra finisce per colpire - peraltro - gli utenti più poveri, sprovveduti e i più deboli fisicamente. Ecco perchè l'episodio messo in rilievo, giustamente, da "Il Piccolo" dell'11 aprile c.a. (non voglio entrare nei particolari nè nel merito della morte dell'attempata paziente soccorsa vanamente dal 118 per una crisi cardiaca mascherata da influenza) non mi ha stupito, a parte il lato umano e increscioso del fatto in se'. Mi ha colpito, mi ha ferito come uomo e cittadino, come utente e facente parte della collettività, d'accordo, mi ha addolorato, ma non stupito. In particolare, perchè trasportare al Pronto Soccorso una paziente anziana e defedata, se ciò può comportare un ricovero e una degenza più o meno lunghi ma costosi, troppo costosi per l'Ospedale e le sue casse già in difficoltà, per l'Azienda sanitaria e, infine per il fondo assegnato dallo Stato alla Regione Friuli-V.G. tout- court. E poi c'è un documento che attesta la volontà del diniego al trasporto al Pronto Soccorso, anche se - peraltro - pare firmato da chi non avesse l'opportuna delega, da chi non risulta - sembra - titolare del relativo diritto. Piuttosto la visita dell'operatore accorso - ma questo lo dovrà accertare il magistrato competente - è stata approfondita e non superficiale e breve? Comunque, la filosofia impartita dal Consiglio dei Ministri, dal Ministero della Salute, tutti guidati, lo sappiamo da quale raggruppamento politico, la filosofia sanitaria, dicevamo, pare imperniata sulla menzionata "spending review", da una visione, cioè "denarocentrica" e non certo mirata alla salute. Infine, un'altra prova di tale visione: i rioni popolosi di Roiano, Gretta, Barcola, Cologna e - presumo - Scorcola non si avvalgono più - dal gennaio 2016 - delle prestazioni di prelievo per le analisi del sangue effettuate un tempo dall'Azienda sanitaria triestina, ma da quelle di una casa di cura privata, con la quale, sempre nell'ottica del risparmio, la citata Azienda ha stipulato una opportuna convenzione. Così l'Assessore alla Salute regionale ed il Presidente della Giunta - nonchè vice segretario di un noto partito romano - potranno risparmiare risorse finanziarie per destinarle, da ultimo, ad altre finalità, sì, ma non certo alla salute della collettività, ritengo. Insomma, diciamolo una buona volta, si vuole lentamente, con passo cadenzato ma sicuro, privatizzare la sanità, l'abbiamo compreso bene, ma con un risultato finora opinabile e che desta inevitabilmente dubbi e perplessità. Nella speranza, peraltro, che, alla fine, non si riveli di una tragicità sconvolgente.
Claudio Cossu



Martedì 12 Aprile,2016 Ore: 22:23
 
 
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