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www.ildialogo.org Giulio, “o quanto ti ha ’sta gente malamente trattato!”,di Attilio Doni

Lettera
Giulio, “o quanto ti ha ’sta gente malamente trattato!”

di Attilio Doni

L’hanno ridotto peggio del Cristo in croce, deve aver sofferto peggio del Cristo in croce, e bisogna ringraziarli, gli egiziani, perché gli hanno risparmiato la punta del naso, così che la madre potesse riconoscere il figlio e piangere come Maria ai piedi della croce: “Figlio, chi t'ha ferito? figlio, chi t'ha spogliato?... Figlio dolce e piacente, figlio de la dolente, o quanto ti ha ’sta gente malamente trattato!”. Notizie che sconvolgono, che avvelenano, che spingono a cercare antidoti per togliersi di dosso l’angoscia. “Sul viso di Giulio ho visto il male del mondo”, ha detto la madre. Tutti, signora, abbiamo “visto” nell’innocente seviziato tutto il male del mondo, come l’abbiamo visto, tutto il male del mondo,  sulla faccia di Stefano Cucchi. E servono gli antidoti al veleno delle notizie così tristi, così tristi. I fiori abbondanti in questo periodo sugli alberi di Roma. Questa amorevole generosa primavera romana. Le siepi di biancospino vicino alla biblioteca, l'antica vaccheria trasformata in biblioteca, qui nel quartiere dove abito, e questa mattina per fugarle le tristissime notizie, in cerca d’antidoti, mi sono recato in centro. Piazza Navona, Via della Pace, un Caffè antico, il Chiostro del Bramante, e la mostra dei Macchiaioli, l’incanto dei Macchiaioli. Antidoti al veleno delle tristissime notizie. La sera, il bisogno di dire alla figlia che entra in cucina mentre lavo i piatti: “Elisabetta tu sei importante per me”, e sentirsi rispondere:  “Anche tu sei importante per me”. Il bisogno di sentire che esiste altro oltre la malvagità ottusa, senza limiti, che avvelena. Sono necessari gli antidoti al veleno della ottusa malvagità umana. 
Attilio Doni  



Sabato 02 Aprile,2016 Ore: 19:34
 
 
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