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www.ildialogo.org Mancano le immagini,di Adriano Colafrancesco

Lettera
Mancano le immagini

di Adriano Colafrancesco

Caro Mentana,
non so se ci sia o meno un nesso tra le sue scuse di ieri sera per l’incidente del video errato di Colonia e la mia email che gliele richiedeva, ma poco importa. L’importante è che ci siano state. Segno evidente della sua correttezza e professionalità. Proprio in virtù di questa mi permetto, però, di scrivere ancora.
C’è stato un passaggio, anzi una sua frase, nelle cronache di ieri che mi ha molto colpito: “mancano le immagini”. Proprio così, parlando delle tragiche vicende dell’ultima mattanza terroristica in Turchia, lei ha osservato opportunamente che “mancano le immagini”. Ed è vero! E’ la cosa che più ha colpito anche me! Da sempre mancano le immagini, l’ho notato anch’io tante volte!
Mancano le immagini del funerale di Bin Laden, celebrato con sepoltura in mare aperto per non suscitare (se lo ricorda?) non si sa bene che cosa nei suoi adepti, dopo la sua morte.
Mancano le immagini – tranne risibili frammenti - di quello che è successo al Bataclan dove è difficile pensare che malgrado la presenza di centinaia e centinaia di telefonini dotati di videocamera, nessuno ne ha fatto uso per riprendere quanto meno le performances del gruppo metal in scena!
Mancano le immagini dei palpeggiamenti di Colonia (a parte quelle farlocche) e quelle dell’ultimo eccidio in Turchia, che, per prudenza, il mite Erdogan ha impedito di far circolare..
Mancano le immagini, se proprio la vogliamo dire tutta, pure di un aereo che volando a dieci metri dal suolo, è andato a schiantarsi contro l’edificio per definizione più protetto e sorvegliato al mondo, il Pentagono!
Mancano le immagini. C’è poco da fare. Ed è un vero peccato…..perché se ci fossero, forse, qualcosa di più si potrebbe capire! Non crede?
A ben vedere, però, non è proprio del tutto così.
Ad esempio non mancano le immagini dell’ex colonnello della Us Army, Lawrence Wilkerson, già consigliere della sicurezza nazionale e segretario di Stato con Colin Powell, sotto George Bush, che ha dichiarato in una recente trasmissione televisiva: “Gli ufficiali militari appena vanno in pensione dall’esercito, sono assunti dai produttori di armi, o dai media per rendere i media a favore della guerra. Gli Stati Uniti sono sempre più orientati, primo, ad aumentare il potere, secondo, a diventare ricchi. Lo scopo della politica estera statunitense è quello di sostenere il complesso che abbiamo creato nello stato di sicurezza nazionale che è alimentato, finanziato, e continuamente potenziato dall’interminabile guerra”. L’Impero non ne ha mai abbastanza. Questa è la natura del potere imperiale: essere insaziabile. Non ha mai uno status quo stabile. Ha uno status quo sempre più instabile”.
All’intervistatrice che gli chiedeva cosa si possa fare per cambiare questa corruzione, inoltre, la sua risposta è stata netta e senza mezzi termini: “Una forte minoranza, o anche maggioranza, dei cittadini statunitensi deve levarsi in piedi e dire: ne ho abbastanza. Questo significa fare una rivoluzione? E sia”. E’ tutto documentato, mi creda. youtube.com
Non mancano le immagini!
Non mancano le immagini di Raymond Mc Govern - analista della CIA dal 1963 al 1990, a capo del National Intelligence Estimates (sedici agenzie della Intelligence Community USA), estensore del briefing giornaliero del Presidente USA, insignito della Intelligence Commendation Medal - che al Parlamento Europeo, il 1* dicembre 2015, ha detto testualmente “... quando gli Stati Uniti e la Gran Bretagna hanno attaccato l’Iraq si è trattato di una guerra di aggressione pura e semplice, secondo la definizione stabilita dal processo di Norimberga…..oggi (con la complicità di media come il New York Times e il Washington Post) ci stanno spingendo verso una nuova guerra in modo molto simile a quello che accadde nel 2002/2003 quando invademmo l’Iraq con il nostro esercito, per fermare il terrorismo……” Eccole, mi creda, non mancano le immagini: youtube.com
E non mancano nemmeno immagini più nostrane che andrebbero mostrate e discusse….perfino di una sua illustre collega! Non sono freschissime ma, le assicuro, di una attualità strepitosa. Sì. direttore, è proprio lei, la sua collega delle Ottoemezzo di sera che, senza peli sulla lingua, parla della manipolazione mediatica negli USA!! youtube.com
Ci sono le immagini, e come!...., ma non vengono prese in esame! Questo è il vero problema!.
Che dice, direttore? Ci volesse provare lei a trovare una soluzione. Secondo me, se lo facesse, andrebbe a colpo sicuro: è un bersaglio tutt’altro che mobile! Mi creda.



Mercoledì 13 Gennaio,2016 Ore: 21:59
 
 
Commenti

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Autore Città Giorno Ora
domenico stimolo catania 14/1/2016 14.43
Titolo:
~~Uno scritto di grande efficacia, nell'asfittico omologato panorama dell'italica informazione  targata che ammorba le coscienze.. Grazie

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