- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (243) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org Maternità surrogata. Argomenti poco convincenti di “Senonoraquando”,di Renato Pierri

Lettera
Maternità surrogata. Argomenti poco convincenti di “Senonoraquando”

di Renato Pierri

Nell’appello promosso da “Senonoraquando”, contro la pratica della maternità surrogata, si legge, tra l’altro: “La maternità surrogata spesso è basata sullo sfruttamento delle donne più povere. In molti casi sono i poveri ad essere costretti a vendere e i ricchi a potersi permettere di comprare. Queste transazioni inique implicano un consenso da parte di donne poco informate, o del tutto disinformate, una scarsa remunerazione, una coercizione, una insufficienza di assistenza medica nonché gravi rischi per la salute, a corto e lungo termine, delle donne che accettano la gestazione per altri”. La deduzione potrebbe essere: la maternità surrogata è cosa giusta e buona, qualora non sia basata sullo sfruttamento delle donne più povere, qualora le donne che danno il loro consenso siano ben informate, e via di seguito. Stando agli argomenti addotti, non bisognerebbe condannare la maternità surrogata, ma invocare leggi che impediscano sfruttamento, disinformazione, e via di seguito. Altrimenti sarebbe anche giusto condannare i trapianti d’organi, giacché esiste il traffico d’organi. Non capisco, poi, le persone cattoliche che si schierano contro la nascita dei bambini a seguito di maternità surrogata. La Chiesa, infatti, è persuasa che “la vita e la morte dell'uomo sono...nelle mani di Dio, in suo potere...Egli solo può dire: «Sono io che do la morte e faccio vivere»" (Evangelium vitae di Giovanni Paolo II). Tutti i bambini, quindi, dovrebbero essere un dono del Signore, e  la vita “un fatto bellissimo, un prodigio sempre originale e commovente” (Paolo VI). Per i firmatari dell’appello, i bambini nati ricorrendo all’utero in affitto (sono moltissimi nel mondo), non sono un prodigio bellissimo, originale e commovente. E vuoi vedere che non è stato il buon Dio a dargli la vita, ma quel cattivone del diavolo?
Renato Pierri



Venerdì 04 Dicembre,2015 Ore: 22:48
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Lettere

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info