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www.ildialogo.org Monsignor Krzysztof Charamsa,  L’Huffington Post, e l’uso della verità,di Elisa Merlo

Lettera
Monsignor Krzysztof Charamsa,  L’Huffington Post, e l’uso della verità

di Elisa Merlo

Monsignor Krzysztof Charamsa dichiara pubblicamente la sua omosessualità, presenta il suo compagno,  e L’Huffington Post chiede (almeno così immagino) un articolo al prete e scrittore Mauro Leonardi, mettendolo in imbarazzo, considerata la delicatezza dei problemi: omosessualità e celibato. Mauro Leonardi scrive l’articolo, ma se la cava egregiamente, giacché non entra minimamente nel merito delle questioni, ma si limita a criticare il monsignore, così: «Il clamoroso coming out di monsignor Krzysztof Charamsa, officiale della Congregazione per la dottrina della fede e secondo segretario della Commissione teologica internazionale, è una sassata in fronte... Okay, Monsignore, ora lo sappiamo. Lo sappiamo noi, loro, lo sanno tutti. Pure la Santa Sede che, per voce di Padre Federico Lombardi, risponde con uno schiaffo: "Da Mons. Charamsa un gesto non responsabile, dovrà lasciare gli incarichi". La chiesa ha ascoltato, e gli toglie gli incarichi. Poteva non farlo? Lo sa tutto il condominio direbbe una signora che conosco. Quando volano le urla, si alzano i toni, purtroppo si alzano le mani e volano gli schiaffi. Non va bene, anzi va malissimo, ma succede quando si grida» (L’Huffington Post del 3 ottobre). Abilissimo, Mauro Leonardi, abilissimo. Solo che parlare pubblicamente, senza offendere, nessuno, ma esponendo la proprie ragioni, come ha fatto il monsignore, non significa urlare, gridare, tirare metaforici sassi. Mauro Leonardi continua: “Ma dire la verità ed essere sinceri è la stessa cosa? Non lo so, non sempre, non se vuoi "usare la verità". Neanche per avere ragione. Non c'è un modo giusto per usare bene la verità perché la verità non si usa mai. Neanche se hai ragione, neanche per avere ragione. La verità non si usa: al massimo si serve». La verità, in realtà, è strumento necessario alle volte, indispensabile, per denunciare soprusi, ingiustizie, cattivi comportamenti. Il monsignore non avrà pensato solo a se stesso, ma anche alla sofferenza di tante persone omosessuali e alla sofferenza di tanti sacerdoti “costretti” ad abbracciare il celibato per tutta la vita. 
Elisa Merlo



Lunedì 05 Ottobre,2015 Ore: 19:30
 
 
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