- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (232) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org INCONTRI PER STRADA ... Occhi diversi ... o cuori diversi?,di P. Alberto Rovelli

Lettera
INCONTRI PER STRADA ... Occhi diversi ... o cuori diversi?

di P. Alberto Rovelli

Stavo cercando un indirizzo in una delle nostre belle città… non avevo troppo tempo a mia disposizione e dovevo essere in orario all’appuntamento, cercavo  di allungare il passo e dietro l’angolo, cosa non incontro mai?  Una mamma che, con la mano destra, spingeva una carrozzella con un bambino … con la mano sinistra cercava di tenere a bada un bel cane che, molto sveglio, annusava il marciapiede per vedere se un altro cane avesse occupato  il suo territorio… cercando di cancellare le tracce dell’intruso.

Ho appena avuto il tempo di gettare un’occhiata nella carrozzella: c’era un bambino, ben protetto dal freddo, dormiva incurante del rumore delle macchine… una scena, bella, stupenda… Ma lo stupore è durato poco, stroncato dalle chiacchiere di due signore: lasciando passare il cane che continuava ad annusare il marciapiede,  le due signore,  non hanno trovato  miglior complimento per la mamma e per il bambino che dire: “Guarda che bel cane … e come è educato…!”
Da quando  un cane vale più di un bambino e di una mamma?
Che strano mondo il nostro!
Però per mia fortuna, dopo una settimana mi trovavo ancora in giro per le strade: ero alla porta di un Ospedale, di sfuggita guardavo i volti della gente… c’erano tanti volti tristi, preoccupati, scavati dal dolore… poi ad un certo punto, un papà mi è passato accanto … un immigrato …; nella destra teneva un paniere color rosa; lo teneva con molta cura, guardando dove metteva i piedi, c’era la neve, si sarebbe detto che portava un tesoro… infatti!  Prendo il tempo per guardare meglio... “ma è un bebè!” Dissi fra me.
  Il fratellino trotterellando  accanto al papà conferma la mia sorpresa, danzando di gioia attorno a quel paniere, mi sembrava volesse difendere la sorellina dagli intrusi.  La mamma era già in auto. Allora  mi sono sentito stracolmo di gioia e li  ho benedetti più volte  ad alta voce per  scacciare  la paura moderna di fronte  a una culla.                        
P. Alberto Rovelli



Domenica 14 Giugno,2015 Ore: 08:48
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Lettere

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info