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www.ildialogo.org Lettera aperta Geografia e Scuola,di Luciano Baruzzi

Lettera
Lettera aperta Geografia e Scuola

di Luciano Baruzzi

Come ex insegnante di Geografia Ambientale cerco, anche se in pensione, un contatto con i vari istituti superiori per poter fare interventi di carattere Geografico-ambientale visto che la suddetta materia è stata eliminata dall'Ex Ministro Gelmini. Stiamo raccogliendo firme a livello nazionale affinché si possa reintegrare la materia in tutte le scuole superiori, vista la necessità di conoscere una realtà globale estremamente importante a tutti gli effetti. Fino ad ora non si è ottenuto niente ma continuiamo  la raccolta di firme (www.sosgeografia.it), già presentate precedentemente al Ministro, ed inoltre furono fatte interrogazioni da alcuni parlamentari che ritennero importante la nostra protesta. I problemi da trattare nel nostro Bel Paese per mettere in evidenza l'importanza della disciplina sono tali , e tanti, che risulta sorprendente il silenzio dei politici e dei così detti "esperti" a livello ministeriale. Cominciando dalla situazione meteoclimatica bisognerebbe ricordare in ogni classe dei vari istituti il significato del Clima stesso, le cause della modifica in atto ricordando le assemblee mondiali che si stanno svolgendo ogni anno in varie parti del mondo (recentemente a Lima in Perù). Sottolineo ancora la necessità di studiare bene le cause che secondo i numerosi esperti dipendono dall'uomo, questo è stato evidenziato anche, recentemente, nella conferenza di Lima tuttavia in Italia sopravvive un certo numero di negazionisti che pervicacemente negano il coinvolgimento umano e che puntualmente vengono tacitati. Ricordo  per esempio la grande quantità di CO2 immessa dall'uomo nell'atmosfera con il traffico che in Italia è basato soprattutto su veicoli gommati (80% di merci trasportate) anziché su rotaia.  Altra produzione di CO2 si ha in Industrie energiore che abbiamo localizzate in varie zone d'Italia senza tener conto della combustione di petroli e metano e relative immissioni; infine risultano numerosi i mq di combustione derivanti dagli impianti di riscaldamento delle nostre case. Anche in questo caso stiamo superando il limite di CO2 impostoci dall'UE e, come per i rifiuti, stiamo pagando ingenti sanzioni statali. 

Tutto questo dovrebbe insegnarci ad avere un livello di consumi energetici il più basso possibile, ricorrendo alle energie alternative e rinnovabili di cui si iniziò a parlare fin dagli anni '70, mentre invece si continuano a cercare combustibili fossili, in varie parti d'Italia (vedi Romagna, Calabria, Basilicata -molto importante anche per la presenza del Parco Nazionale del Pollino che sta per essere rovinato dalla perforazioni - ecc...). La battaglia contro questi sistemi è sempre più ardua poiché  le ricerche e le perforazioni sono in mano a società che hanno l'appoggio o delle regioni o dello Stato. E' importante considerare che gli effetti negativi dei mutamenti climatici si verificano già da tempo ed in particolare nel corrente anno possiamo citare le numerose "Bombe d'acqua" (FlashFlood) causa del dissesto idrogeologico; da notare che nelle regioni interessate da questi dissesti (vedi Liguria, Calabria)  si è ancora in una fase di "recupero" visto che i vari ministeri competenti non si preoccupano di intervenire (giustificando con la mancanza di fondi) senza pensare che per risolvere queste specifiche problematiche è necessario consultare Geologi, Geografi ed Ing. idraulici specializzati e quindi PREVENIRE. La prevenzione è fondamentale ai fini di eliminare i disastri di natura climatica- idrogeologica.

Per citare un letterato riporto una celebre frase di Italo Calvino che dice: "una classe dirigente con coscienza geografica sarebbe un fatto rivoluzionario". 

Voglio sottolineare ulteriormente l'importanza della Geografia che va reintegrata e studiata in tutti gli istituti superiori, ed insisto nel presentare la proposta anche nelle scuole locali dove invece non si fanno interventi a favore anche se molti di noi, pensionati e non, sono disponibili ad intervenire attivamente anche nelle scuole, per integrare le discipline che vengono insegnate. Ricordo recentemente la visita di Padre Alex Zanotelli nella scuola in cui insegnavo -ITC Compagnoni di Lugo- in cui il Padre Comboniano ha sottolineato, come fa da anni, l'importanza dell'acqua come risorsa ed in altre sedi ha sottolineato il grave, gravissimo, problema dei RIFIUTI. Una delle sue frasi, decisamente realistica e di effetto cita " non interessa a nessuno se ci ammaliamo di Tumore, l'importante è fare soldi!".

Ringrazio per l'attenzione con la speranza di stimolare la sensibilità nei confronti delle iniziative Ambientali, non certo per interesse personale ma per il bene di tutti.

Luciano Baruzzi

Geologo, Geografo-Ambientalista

Lugo (RA)




Mercoledì 17 Dicembre,2014 Ore: 19:58
 
 
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