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www.ildialogo.org Ravenna non è la capitale della cultura ma la città più vivibile d'Italia,di Luciano Baruzzi

Lettera
Ravenna non è la capitale della cultura ma la città più vivibile d'Italia

di Luciano Baruzzi

Avendo avuto modo di girare attraverso l'Italia in qualità di docente di Geografia Ambientale ho potuto vivere ed esaminare diverse città e cittadine della stessa densità abitativa di Ravenna e mi piace considerare la classifica uscita di recente dal giornale economico "Il Sole 24ore" che pone Ravenna al primo posto per essere la città d'Italia dove si vive meglio.

Il problema della vivibilità è comunque di importanza minore rispetto ai servizi che la città offre ai residenti e ai turisti, importante è presentare una Ravenna pulita e brillante in tutto e per tutto sempre per gli abitanti e gli ospiti. Non mi sembra, soprattutto per quanto riguarda la pulizia, si possa dire che esiste una città "pulita"; i rifiuti vengono smaltiti o in discariche in periferia oppure con il progetto di incenerimento. Ricordo infatti che la città risulta Patrimonio dell'Umanità solo per quanto riguarda la Basiliche mentre per il resto rimane una comune città. Non è ben chiaro quali sono i parametri usati dal quotidiano economico per la valutazione di questa classifica; ricordo anche che conoscendo bene la città di Trento dove molto ben curato il tema dell'ospitalità e soprattutto dei servizi pubblici e di trasporto con la presenza di numerose strade pedonalizzate servite da bus-navetta ecocompatibili. Questo tipo di trasporto a Ravenna non si può dire che esista, non ci sono parcheggi al perimetro, i bus turistici sono parcheggiati lungo Viale Farini in modo casuale e non esiste nemmeno una stazione degli Autobus se non in parte in Piazza Aldo Moro e Piazza Caduti.

Proprio queste mancanze pensano abbiano penalizzato Ravenna nella corsa per diventare Capitale Europea della Cultura. Nonostante i tentativi di migliorare questa situazione si è persa l'occasione e si è persa anche la gara utilizzando notevoli capitali per arrivare al traguardo. Certamente i parametri usati da un quotidiano importante come Il Sole 24ore sono stati seri e veritieri ma risulta che molti dati siano state reperiti presso il comune stesso che quindi ha comunicato situazioni vantaggiose per tutti, abitanti e turisti, chiaro quindi che la classifica non può ritenersi completamente veritiera. Anche per quanto riguarda la presenza delle facoltà universitarie si può dire che, essendo dipendenti dall'Università di Bologna utilizzano un corpo docenti non di prima fascia e costituito anche da pendolari che utilizzano dei mezzi pubblici come i treni che al solito sono organizzati male e spesso in forte ritardo. L'ultimo treno di ritorno a Bologna parte alle 20.30, un orario decisamente scomodo. Per quanto riguarda i passatempi di ospiti e residenti  si può dire che il centro storico offre poco e male ed è necessario quindi muoversi verso la costa per trovare opportunità ed alternative; rimane quindi da potenziare la struttura ricettiva della città, pedonalizzare ulteriormente il centro storico con l'aumento delle ZTL, inutile una sola giornata di limitazione del traffico in quanto questa sosta serve ben poco se si vuole arrivare ad una diminuzione degli inquinanti nell'atmosfera. Ricordo ancora la città di Trento che è ben più avanzata anche nella mobilità urbana e nei servizi anche di altro tipo come quelli riguardanti gli anziani e i portatori di Handicap.

Esaminando i difetti della città si può capire come non sia riuscita a diventare la Capitale Europea della Cultura.

Rimane da ricordare tra i pregi che riguardano il cibo tipico Romagnolo che si trova in vari ristoranti della zona e del circondario. E' auspicabile che con la manovra "Sblocca Italia" non si abbia l'idea di costruire strutture o infrastrutture anomale e che si protegga invece l'area umida fra il mare, la pineta e via elencando, si continui a scavare nella località di Classe dove era presente l'antico porto romano fornendo ulteriori attrattive per la città. Bisogna augurarsi che tra i fattori della vivibilità venga prossimamente presa in considerazione la salvaguardia del patrimonio naturale ed ambientale che ancora sopravvive nonostante i danni apportati dalle periodiche erosioni della costa dall'opera umana.

Per concludere ritengo che la posizione di Ravenna al primo posto nella classifica sia abbastanza anomala e sarebbe da rivedere tenendo conto di tutti i parametri veramente importanti.

Luciano Baruzzi

Geologo Geografo Ambientalista

Lugo




Giovedì 04 Dicembre,2014 Ore: 18:36
 
 
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