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www.ildialogo.org Il mistero nelle religioni è accettabile, ma non l’ingiustizia,di Carmelo Dini

Lettera
Il mistero nelle religioni è accettabile, ma non l’ingiustizia

di Carmelo Dini

Come spiegare che persone intelligenti, coltissime, davanti ad “assurdità religiose”, calpestino con tanta facilità ragione, sentimenti, senso di giustizia? Diversi cardinali, in questo periodo in cui dovranno affrontare temi che riguardano la famiglia (tutte le famiglie), sono contrari a dare la comunione ai divorziati che vivono una nuova unione e che hanno quindi costituito una nuova famiglia, perché il matrimonio a loro parere è indissolubile. E perché il matrimonio è indissolubile? Non perché vi siano ragioni valide per sostenerlo, ma perché lo ha detto Gesù. Intanto non sappiamo con assoluta certezza se tutte le parole attribuite dagli evangelisti a Gesù, le pronunciò davvero Gesù. E poi, se quelle parole contrastano con la ragione, col senso di giustizia, non sarebbe il caso di chiedersi se siano state interpretate nella giusta maniera? Immaginate che due sposi siano uniti da una fune ognuno dei quali ne regge un capo. Se uno dei due taglia la fune e l’altro resta con un troncone in mano, chi dotato di un minimo di intelligenza può sostenere che la fune è ancora intatta? Ma in molti casi non si tratta solo d’intelligenza. Si pensi a un uomo con figli che, abbandonato dalla moglie fuggita con l’amante, trova una donna che ama lui e i suoi figli. Chi, dotato di un minimo senso di giustizia, può condannare quell’uomo e quindi escluderlo dai sacramenti? Si pensi ad una donna persuasa di sposare un angelo d’uomo, che si trovi ad avere a fianco un diavolo d’uomo che la maltratta, e la bastona, e l’accoltella. Se fugge e si costruisce una nuova famiglia, chi potrebbe condannarla ed escluderla dai sacramenti? Ora, poiché Gesù non poteva essere di scarsa intelligenza, e non poteva essere cinico e crudele, mi sembra ovvio che le parole: “Quello che Dio ha congiunto l’uomo non separi”, che gli sono state attribuite, non possono avere valore assoluto. A me sembra che tutto ciò che nelle religioni, in qualsiasi religione, è  mistero e quindi incomprensibile per la ragione, può essere accettato, ma che non possa essere accettato ciò che contrasta palesemente col senso di giustizia.
Carmelo Dini



Martedì 23 Settembre,2014 Ore: 19:37
 
 
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