Che bello e dolce sarebbe stato se sul tema doloroso della memoria di tutti quei morti, corpi inerti ed ammassati in quel cumulo di pietre che chiamano monumento, vera condanna delle guerre di tutti i continenti, dall'Africa all'Europa ed all'Asia, a Redipuglia intendo, il trascorso 13 settembre, presso quell' abisso di annientamento e di male profondo, senza senso alcuno, in cui sono state gettate innumerevoli giovani vite, ragazzi ancora imberbi , immolati sull'altare delle industrie e del commercio delle armi e del relativo profitto, che bello e decoroso sarebbe stato se Francesco avesse dato un vero e concreto segnale di pace, fraternità cristiana e di serenità. Che bello sarebbe stato se il Vescovo di Roma non avesse voluto presso di sè tutti i costruttori e mercanti di armi e li avesse allontanati da quel tempio di inutili sacrifici,  di sofferenze, di dolore e di morte portati su giovani di ogni estrazione, che splendida cosa  se Francesco avesse respinto tutte quelle Associazioni combattentistiche e d'arma, con le loro funeree insegne di rovine e distruzioni, volute da chi stava al caldo delle rispettive case, "schernitori di noi carne umana", come diceva un canto lamentoso di ignoti fanti italiani, stanchi di inutili assalti per conquistare quote di colline, rivelatesi poi di alcun valore logistico, nei pressi di Gorizia, nel 1916.  Fanti accusati gravemente di codardia, ad ogni comprensibile cedimento, ad ogni eventuale fallimento di un assalto dallo Stato maggiore , come del resto, avvenne subito dopo la sconfitta di Caporetto-Kobarid. Il tutto nel contesto del commercio di strumenti bellici, di gas e di mezzi corazzati, terrestri  o aerei, per l'interesse di pochi . Che veramente dolce e gradevolmente sereno, come un cielo estivo , sarebbe stato se avesse pronunciato non solo un messaggio di vera, nuova e sospirata fraternità tra gli uomini, tutti gli uomini del pianeta ma avesse cacciato, realmente e con determinazione, tutte quelle lugubri insegne di violenza, sopraffazione e di morte crudele ed inutile sul grande altare di Redipuglia, se avesse respinto ogni divisa militare, tutti i picchetti o i labari radunati come sciacalli, che parlano solo di violenza ...E quel Ministro della Guerra, eufemisticamente chiamato della Difesa (mutamento formale del termine dal febbraio 1947 ), Roberta Pinotti, cosa faceva da quelle parti, annunciava qualche altra missione di "pace", per non citare la realtà, missione di guerra ! E che bello, ancor più bello sarebbe stato se Francesco avesse distanziato da sè quelle figure, quasi un ossimoro ed uno sfregio, quei "capellani militari " a metà strada tra le armi e la violenza dagli stessi benedetta, e la luce della salvezza, fuori da ogni follia di oppressione e di conquista...! Un vero, sincero e chiaro segnale di fraternità , di pace e di solidarietà....lontano da ogni volontà di sopraffare, uccidere o violentare, lontano da ogni desiderio iniquo di occupare territori e paesi altrui, seguendo  sciarpe, sciabole o gagliardetti, lontano mille miglia dalla colomba bianca, vero simbolo di pace e di accoglienza e convivenza....Che bello e rivoluzionario gesto sarebbe stato, o Francesco , saresti stato veramente un uomo  venuto " dalla fine del mondo" per creare un nuovo, vero spirito di pace, per un messaggio nuovo di amore e collaborazione tra tutti i popoli, dalle svariate e molteplici lingue, dai variegati costumi e tradizioni, dalle mille e mille religioni. Che bello e dolce ed al contempo rivoluzionario sarebbe stato ...ma poi non è stato. E ancora l'avvoltoio potrà volare sopra di noi......

Claudio Cossu

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Martedì 16 Settembre,2014 Ore: 15:34