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www.ildialogo.org Tenere vivi il ricordo del Risorgimento Nazionale,di Martino Pirone

Lettera
Tenere vivi il ricordo del Risorgimento Nazionale

di Martino Pirone

Celebrazione della Battaglia del 29 maggio 1848 a Curtatone e Montanara (Mantova) associazione-nordsud.it
Desidero esprimere, anche a nome di tutti i soci dell’ “Associazione Nord & Sud” di Varese, i più vivi ringraziamenti agli organizzatori delle cerimonie commemorative delle battaglie risorgimentali che portarono all’Unità d’Italia. Un plauso particolare a Luigi Barion e Roberto Gervasini dell’Associazione “Varese per l’Italia – XXVI maggio 1859” che, oltre alle recenti manifestazioni in ricordo della battaglia di Varese, hanno partecipato insieme all’Associazione “Faro Tricolore” di Desenzano del Garda e ad altre associazioni patriottiche alla manifestazione nazionale svoltasi a Curtatone per celebrare la “Battaglia di Curtatone e Montanara del 29 maggio 1848” (1^ guerra d’Indipendenza).
E’ stato molto interessante e commovente ascoltare gli interventi di alcuni illustri convenuti che hanno ricordato gli eventi tragici di quella eroica giornata, in particolare quello del Sindaco di Curtatone e il messaggio di adesione inviato dal Direttore dell’Istituto di Studi Atellani di Caserta, l’arch. Alessandro Di Lorenzo, che riporto qui in calce.
Toccanti sono state anche le parole del Presidente dell’Associazione Varese per l’Italia, Luigi Barion, che ha ricordato l’importanza di tenere sempre vivi nella memoria i “Valori” del Risorgimento Nazionale soprattutto in questi tristi tempi di disgregazione politica e sociale.
Spero che altre Associazioni da varie parti d’Italia si uniscano a noi in futuro per celebrare e tramandare alle nuove generazioni il ricordo di tante pagine gloriose del nostro Risorgimento nel nome della libertà e della democrazia.
Varese, 30 maggio 2014 Martino Pirone
Vicepresidente dell’Associazione Nord & Sud

(lettera dell’arch. A. Di Lorenzo)
Istituto di Studi Atellani
Palazzo Ducale
81030 Sant’Arpino (CE)
Al Sig. Sindaco di Curtatone e Montanara (Mantova)
Oggetto: Messaggio in ricordo della battaglia di Curtatone e Montanara avvenuta il 29 Maggio 1848.
Il 29 Maggio del 1848 segna una data leggendaria nella storia del nostro paese. Un brivido di speranza pervase la nazione tutta da Nord a Sud. L’Italia era un puzzle di stati e staterelli alle dipendenze delle monarchie europee.
La scintilla delle cinque giornate di Milano scatenò un entusiasmo lungo tutto la penisola. Le terre della Magna Grecia non furono sorde al richiamo dei fratelli lombardi che, con gratitudine, accettarono l’aiuto degli italiani borbonici e dei volontari dell’Etruria. Il 10° Reggimento di fanteria di linea “Abruzzo” venne passato in rassegna da Ferdinando II nella longobarda Capua, una delle città simbolo della nostra “Terra di Lavoro”. Altri 500 volontari duosiciliani si unirono alla spedizione contro il nemico asburgico. Si imbarcarono sulla corvetta “Palinuro” e raggiunsero Livorno. Di lì si diressero verso Pisa e, superato l’innevato Abetone, raggiunsero prima Modena e poi Reggio Emilia.
Mentre l’esercito piemontese era impegnato nella conquista di Peschiera del Garda, avendo conquistato il ponte di Goito sul Mincio, le truppe napoletane insieme ai volontari toscani si attestarono nella pianura tra Curtatone e Montanara, onde poter contrastare le forze nemiche acquartierate a Mantova. Il 4 ed il 7 Maggio i Cacciatori napoletani respinsero gli attacchi degli austriaci, inseguendoli fin sotto le mura della fortezza gonzaghesca. Il loro coraggio impressionò così tanto il vecchio Generale Josef Radetzky, da indurlo a chiedere in suo soccorso ben 3 corpi d’armata, di circa 20.000 uomini.
La mattina del 29 le truppe austriache uscirono da Mantova convinti di una facile vittoria sul nemico. Ma l’ardito impeto dei napoletani difese la linea sinistra del Mincio per l’intera giornata, nonostante l’impari numero di soldati e, trincerati presso la Cascina del Mulino di Curtatone, compirono atti di eroismo senza eguali, per poi ritirarsi verso Goito, unendosi all’esercito piemontese.
Il Generale dei volontari toscani non esitò ad esaltare il valore dei napoletani. Molti di loro avevano lasciato moglie e figli per andare a difendere le verdeggianti pianure del Nord. Per questi eroici combattenti napoletani l’Italia non era solo una mera indicazione geografica, come andava proclamando il Metternich, bensì rappresentava una Nazione, unita sotto un’unica bandiera: il tricolore. Nelle valli padane echeggiava il fastoso e consonantico dialetto napoletano, di uomini che, venuti dalle soleggiate terre del meridione, si immolavano per la meravigliosa terra lombarda e per il trionfo dell’amata patria. L’Istituto di Studi Atellani è fiero di poter essere presente, tramite questo scritto, alla manifestazione nazionale che vede uniti di nuovo Nord e Sud nel ricordo dei valorosi militi partenopei.
L’ISA rappresenta da più di 30 anni uno degli istituti di cultura più importanti della Campania, avendo la sua sede in quei territori che videro la nascita delle “Fabulae Atellane”, che sono state le progenitrici del teatro dell’antica Roma.
Un altro evento storico lega la nostra “Liburia” con il mantovano, ovvero il divin poeta Virgilio. Nelle sue Georgiche infatti descrisse la fertilità delle nostre terre bagnate dall’antico fiume Clanio e, proprio lungo le sue rive, ebbe modo di intrattenere Ottaviano Augusto, leggendogli il suo capolavoro. E non posso che io stesso essere personalmente coinvolto dalla vostra manifestazione, avendo i miei antenati, Enrichetta di Lorenzo e Carlo Pisacane, combattuto per la I Guerra d’Indipendenza al sevizio dell’esercito piemontese nella zona di Salò.
Orta di Atella, lì 23/04/14
Dott. arch. Alessandro Di Lorenzo
Istituto di Studi Atellani



Venerdì 30 Maggio,2014 Ore: 18:47
 
 
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