- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (405) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org “La costituzione in Napoli nel 1820” – Il sogno tradito,di Martino Pirone

Lettera
“La costituzione in Napoli nel 1820” – Il sogno tradito

di Martino Pirone

Egregio Direttore,
mi farebbe molto piacere far conoscere anche ai suoi lettori questa lirica del poeta e patriota Gabriele Rossetti, nella quale menziona il mio paese natio Monteforte Irpino (AV) dove il 1° luglio 1820 venne issata per la prima volta il tricolore e che vide l'inizio della rivoluzione contro il re di Napoli Ferdinando I di Borbone.
Ringrazio e porgo distinti saluti.
Martino Pirone

Quando Ferdinando I di Borbone fu costretto a concedere la Costituzione nel 1820 in seguito all’insurrezione che iniziò con un reparto di circa 130 uomini e 30 ufficiali di stanza a Nola, comandato dal tenente Michele Morelli, facendosene ingannevolmente, subdolamente garante, il poeta e patriota Gabriele Rossetti (Vasto 18.2.1783 Londra 16.4.1854) salutò l'avvenimento con la lirica “La Costituzione in Napoli nel 1820”, intrisa di fervore patriottico ed entusiasmo.
La costituzione in Napoli nel 1820” – Il sogno tradito
Di sacro genio arcano Al soffio animatore,
Divampa il chiuso ardore Di patria carità:
E fulge omai nell’arme/ La gioventù raccolta:
Non sogno questa volta. Non sogno libertà!
Dalle nolane mura/ La libera coorte Gridando:
«A Monteforte!» Alza il vessillo e va.
La cittadina tromba/ Lieta squillar s’ascolta:
Non sogno questa volta, Non sogno libertà!
Fin dal fecondo Liri all’Erice fiorito/
Quel generoso invito/ Più vivo ognor si fa;
E degli eroi la schiera/ Sempre divien più folta:
Non sogno questa volta. Non sogno libertà!
Si turba il Re sul trono/ Al grido cittadino,
Ché teme in sul destino/ Di sua posterità;
Ma di ragione un raggio/ Ogni sua nebbia ha sciolta:
Non sogno questa volta, Non sogno libertà!
Di che temer potea In mezzo ai figli suoi?
Un popolo d’eroi/Omai l’accerchierà;
Né più vedrassi intorno/ Turba fallace e stolta:
Non sogno questa volta, Non sogno libertà!
Difenderem ne’ suoi I nostri dritti istessi:
Finché non siamo oppressi. Offeso ei non sarà;
Ogni oste a noi nemica /Qui resterà sepolta:
Non sogno questa volta, Non sogno libertà!
Giungesti alfin, giungesti /O sospirato giorno!
Tutto ci brilla, intorno/ Di nuova ilarità;
Redenzïon di patria/ In ogni fronte è scolta:
Non sogno questa volta, Non sogno libertà!
La rediviva gloria/ Per ogni via passeggia,
E torna nella reggia/ L’espulsa verità.
La mascherata fraude / Fra le sue trame è colta:
Non sogno questa volta, Non sogno libertà!
Già coronata è l’opra: Patria, ringrazia il nume:
O qual ti cinge un lume/ Di nuova maestà!
Chi fia che più ti dica Barbara terra incolta?
Non sogni questa volta. Non sogni libertà!



Domenica 30 Marzo,2014 Ore: 14:47
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Lettere

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info