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www.ildialogo.org Davide ha paura di crescere,di Marco Lombardi

Lettera
Davide ha paura di crescere

di Marco Lombardi

Quando Enrico Letta, nel suo discorso di insediamento alle Camere, evocò l'episodio biblico di Davide nella Valle di Elah, era facile prevedere che la metafora sarebbe rimasta tale. Perché in politica Davide non attacca mai Golia, tantomeno faccia a faccia e, se lo fa, alla fionda preferisce l'arsenale atomico. Per il governo italiano Golia non è una persona, ma una serie di limiti e vincoli, che rendono impossibile un'azione politica, se non efficace, perlomeno coerente con i principi della carta costituzionale. Quanto accaduto ieri, con PD e SC che hanno votato unanimi la richiesta del PDL di convocare d'urgenza la riunione dei capogruppo, bloccando l'attività parlamentare in segno di protesta verso i recenti fatti del processo Mediaset, ne è la prova. Riguardo i processi a carico di Silvio Berlusconi, per la terza volta nel corso di un anno un potere dello Stato ha invaso la sfera di competenza della magistratura. Prima i parlamentari del PDL che occupano il Tribunale di Milano. Poi il Presidente della Repubblica che in pratica li comprende e lamenta il deleterio protagonismo di certi giudici. Infine, la vicenda di ieri. Golia è lì, che ci guarda dall'alto. Ma Golia non è Silvio Berlusconi, o meglio non è solo lui, altrimenti la battaglia sarebbe finita da un pezzo. Davide non trova il coraggio, forse aspetta la cavalleria. Ma “i nostri” stavolta non arriveranno perché, se si esclude il manipolo dei soliti attivisti, la società civile assiste forse annoiata. Davide deve prendere il coraggio a due mani e lanciarsi, contando solo sul bene per il paese, che passa anche da una mancata prescrizione e da una giusta, a prescindere dal segno, sentenza.

Marco Lombardi




Venerdì 12 Luglio,2013 Ore: 16:36
 
 
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